Il processo di assunzione non è semplice neanche per chi siede dalla parte delle domande. Anche se esistono strumenti che aiutano a capire il tipo di candidato che si ha di fronte, l'HR può commettere degli sbagli, per esempio basandosi su impressioni iniziali errate o dando troppo o troppo poco peso a determinati comportamenti.
Ecco che ChatGPT può supportare i professionisti dell'HR nella fase di colloquio diretto aiutandoli a raccogliere informazioni aggiuntive sul candidato, soprattutto riguardo le soft skill.
Jodie Cook, fondatrice di Coachvox.ai, ha condiviso qualche esempio di prompt da usare col chatbot per aiutare le risorse umane a delineare un profilo più preciso dei candidati e scegliere quello più adatto.
"Ripassare" le capacità tecniche richieste
Prima di approfondire l'aspetto relazionale di chi si ha di fronte, l'HR dovrebbe accertarsi che il candidato possieda effettivamente le skill tecniche specificate nell'annuncio di lavoro.
Nell'esempio di prompt proposto da Cook si chiede al chatbot di "Paragonare la descrizione della posizione che sto cercando con il CV della persona che sto valutando. Controlla se e e in che misura le sue skill corrispondono a quelle richieste nella descrizione lavorativa ed evidenziami 5 punti di forza e 5 aree dove potrebbe lavorare di più per migliorare la sua candidatura", corredato ovviamente dal testo originale dell'annuncio di lavoro e dal CV del candidato.
Valutare le soft skill
Un altro fattore importante da considerare è se il candidato sarà in grado di lavorare col team presente in azienda e costruire delle relazioni di valore coi colleghi.
Il prompt proposto, liberamente modificabile in base alle esigenze, è: "Voglio assicurarmi che questa persona lavori bene col team. Lavorerà principalmente con [nome collega e titolo professionale]. Paragona il CV del candidato con i CV delle persone che lavorano attualmente nel team e spiegami perché potrebbero lavorare bene insieme e in quali aree potrebbero aver bisogno di training per collaborare efficacemente."
Affinché il prompt dia i risultati sperati, occorre condividere col chatbot il CV del candidato, quelli degli altri membri del team e i punti di forza dei collaboratori.
Analizzare il miglior e il peggior scenario
Nell'assumere un nuovo collaboratore bisogna chiedersi se è davvero il meglio che c'è sul mercato del lavoro o se, al contrario, potrebbe rivelarsi la scelta peggiore. Questa persona può davvero avere un impatto positivo sul business, e in che misura? Cosa succederebbe se si rivelasse invece la scelta peggiore? Cook propone altri due prompt per approfondire le eventualità:
"Se assumo questa persona, qual è lo scenario migliore? Spiega quanto bene potrebbero andare i primi mesi di questa figura. Mostrami i risultati che il candidato potrebbe ottenere se fosse molto bravo. Valuta quanto sia probabile in base al suo curriculum. Quali sono le tre principali preoccupazioni riguardo a questa persona nel raggiungere tale successo?"
"Ora il rovescio della medaglia. Se assumo questa persona, qual è lo scenario peggiore? Spiega come potrebbero andare male i primi mesi in questo ruolo. Descrivi cosa potrebbe combinare nella mia azienda se fosse davvero un pessimo lavoratore. Valuta quanto è probabile che ciò accada in base al suo curriculum e dimmi anche cosa posso fare per evitare che ciò accada".
Pensare al lungo termine
Generalmente l'obiettivo di un assunzione è avere un collaboratore che rimanga nel tempo e porti valore. Sarebbe utile capire prima se la persona che si sta valutando ha i presupposti per costruire un futuro nella compagnia e se ha intenzione di rimanere per fare carriera.
Un prompt utile potrebbe essere: "Gli obiettivi a lungo termine della mia azienda sono [obiettivi aziendali]. In base alle qualifiche e all'esperienza di questa persona, come potrebbe inserirsi in questi obiettivi? Quali delle sue competenze potrebbero essere in linea con i nostri piani e come posso far emergere al meglio queste qualità e metterlo in condizione di fare il suo lavoro al meglio?"
Esplorare nuove domande
Dopo aver istruito il chatbot sul curriculum del candidato, l'HR può anche decidere di elaborare domande specifiche per questa persona, personalizzate in base alla sua esperienza e alle sue soft skill.
Per esempio, si potrebbe chiedere al chatbot di "Assumere il ruolo di un esperto di selezione del personale e risorse umane incaricato di aiutarmi a valutare al meglio l'idoneità del candidato. In base a ciò che conosci della persona e del ruolo richiesto, suggeriscimi 10 possibili domande per il colloquio, ognuna con una spiegazione del motivo per cui potrebbe aiutarmi a prendere una decisione".
Le risposte del chatbot vanno intese solo come indicazioni che possono aiutare ad approfondire alcuni aspetti a cui l'HR non aveva pensato. La valutazione umana rimane una parte fondamentale del processo, ma il supporto di ChatGPT e simili possono semplificare i colloqui e portare all'attenzione dei professionisti gli aspetti più critici e quelli più di valore del candidato.