Il burnout è una sfida crescente nelle aziende moderne, qualcosa a cui porre grande attenzione e che mette a rischio la produttività. Riconosciuto come problema professionale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) già nel 2019, è definito come una condizione caratterizzata da esaurimento, ridotta efficacia professionale e cinismo verso il lavoro, con un evidente calo della motivazione.
il burnout sta emergendo come una delle principali preoccupazioni per i leader aziendali. Nel 2024, il sondaggio annuale di Inc. ha rivelato che il 49% dei CEO - prendendo come campione solo aziende in rapida crescita - ha identificato il burnout come la principale sfida nella gestione della forza lavoro. Questo dato evidenzia come il problema non sia solo diffuso, ma anche particolarmente difficile da affrontare, soprattutto per le aziende in rapida crescita che devono bilanciare l'espansione con il benessere dei dipendenti.
Perché il burnout è un problema
Il burnout non solo mina la produttività, ma può anche portare a un aumento del turnover del personale, a una diminuzione dell'innovazione e a un deterioramento della cultura aziendale. Studi recenti hanno mostrato che c'è una disconnessione tra la percezione dei leader riguardo al benessere dei dipendenti e la realtà vissuta dai lavoratori stessi; ad esempio, mentre il 96% dei CEO ritiene di fare abbastanza per il benessere dei propri dipendenti, solo il 69% dei lavoratori è d'accordo.
Una differenza che, da sola, può contribuire ad aggravare il problema, nel momento in cui il lavoratore sente di non essere compreso appieno dalla dirigenza.
Le soluzioni
Le aziende stanno adottando diverse strategie per affrontare il burnout, personalizzandole in base alle esigenze specifiche dei loro dipendenti.
- Varietà nel lavoro e coinvolgimento sociale: alcune aziende hanno introdotto un sistema di rotazione delle mansioni per gli operai di produzione, al fine di evitare la monotonia e l'esaurimento. Questa strategia non solo mantiene alto l'interesse dei lavoratori, ma promuove anche lo sviluppo di nuove competenze. La celebrazione dei successi aziendali può essere un’azione utile a rafforzare il coinvolgimento dei lavoratori, e alcuni insistono sull’idea di far tornare tutti in ufficio. Quest’ultimo suggerimento, tuttavia, è al centro di un dibattito piuttosto acceso, e molti sostengono che potrebbe essere una scelta controproducente.
- Flessibilità e lavoro remoto: per altri infatti la strada scelta è stata proprio non richiedere la presenza in ufficio, almeno per alcune categorie di lavoratori - spesso è una soluzione che riguarda il team commerciale. Parallelamente si punta molto su incontri informali online, che permettono ai dipendenti di interagire e di costruire relazioni personali, riducendo così lo stress associato al lavoro da remoto e migliorando il bilanciamento tra vita lavorativa e personale.acolo, per quanto possibile.
- Assunzione preventiva: un’altra opzione è quella di concedere ferie “senza fare domande” e senza opporre alcun ostacolo. Il CEO di UWill, azienda che offre servizi terapeutici a distanza, ha inoltre creato una strategia di “assunzioni preventive”, in modo da avere sempre personale in abbondanza ed evitare così ogni possibile sovraccarico.
“C’è un limite a quanto puoi chiedere a un essere umano, e c’è il rischio di usare le persone”, dice il CEO di Uwill Michael London. “Non vogliamo che le persone siano usate, quindi assumiamo continuamente collaboratori di talento per le varie parti dell’azienda. Credo che sia di grande aiuto”.
Supporto tra colleghi e formazione dei manager
Un'altra strategia emergente è l'importanza del supporto tra pari e la formazione dei manager per riconoscere i segnali di burnout. Secondo un report del 2023, il supporto tra colleghi può avere un impatto positivo significativo sul benessere e sulla motivazione dei dipendenti. Inoltre, è cruciale che i manager siano adeguatamente formati per identificare i primi segnali di disagio e intervenire tempestivamente.
Il burnout è un problema più che concreto e continuerà ad esserlo a lungo, e per questo le soluzioni proposte da aziende vanno considerate con attenzione. Queste società rappresentano un possibile nuovo approccio, una nuova visione al mondo del lavoro, e possibili risposte a problemi che ancora non hanno una soluzione.
Spesso e volentieri - quasi sempre - nuovi problemi richiedono nuovi modi di pensare e nuovi modi di fare le cose, e di allontanarsi da atteggiamenti pericolosi e mentalità rigide sulla falsa riga del si è sempre fatto così.
Dalla varietà delle mansioni alla promozione di una cultura del lavoro flessibile, fino alla formazione dei manager e al supporto tra pari, queste iniziative non solo migliorano il benessere dei dipendenti, ma rafforzano anche la resilienza aziendale. Le aziende che riusciranno a bilanciare efficacemente la crescita con il benessere del personale saranno meglio posizionate per affrontare le sfide future.