Approfondimenti Le aziende italiane investono sull'IA nell'HR
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17/05/2024

Le aziende europee hanno colto il potenziale dell'IA per l'HR, ma non tutte stanno dando priorità ai processi di integrazione della tecnologia.

Le aziende italiane investono sull'IA nell'HR

Le aziende europee stanno investendo sull'intelligenza artificiale integrata nelle mansioni dell'HR, ma non tutte percepiscono ancora l'urgenza di applicarla: a dirlo è l'ultima indagine condotta da SD Worx, fornitore di servizi per la gestione delle risorse umane.

Stando all'analisi, a febbraio un'azienda europea su tre risultava essersi già impegnata per introdurre l'IA nello spazio lavorativo, anche se il progetto rientrava tra le prime cinque sfide dell'anno dell'HR solo per l'8% degli intervistati.

Le imprese danno priorità al benessere dei dipendenti (37%), al reclutamento (34%), alla fidelizzazione della forza lavoro (33%), al lavoro flessibile (27%) e all'esperienza dei dipendenti (27%), anche se Paesi come Francia, Germania, Romania e Svezia danno massima importanza all'IA. 

In generale sono le aziende più grandi (più di 2.500 impiegati) a vedere l'intelligenza artificiale nell'HR come una sfida significativa, in quanto la loro dimensione le porta a vedere maggiori sfide in termini di digitalizzazione. 

Anche se l'esigenza è contenuta, le imprese europee riconoscono il potenziale della tecnologia, in particolare per il processo di definizione e distribuzione delle paghe: il 22% delle organizzazioni intervistate ha affermato di usare già l'IA nel processo di payroll.

L'intelligenza artificiale viene usata per lo più per monitorare la legislazione e apportare le modifiche necessarie per adattarsi alle nuove leggi (39%), convalidare in modo permanente i dati (34%), classificare i dipendenti (34%) e rilevare e corregge re le deviazioni (33%). 

Un'azienda europea su tre sta inoltre investendo per implementare l'IA sul posto di lavoro e il 37% si sta impegnando economicamente per portare l'IA generativa nella processazione di buste paga. 

SD Worx
Impiego IA nel processo di payroll

I dipendenti continuano a temere l'IA

Al contrario delle board aziendali, i dipendenti guardano con attenzione all'IA e uno su cinque teme che questa tecnologia possa sostituirlo in un numero significativo di compiti. 

Oggi un dipendente su sei usa regolarmente l'IA nel proprio lavoro e il 29% dei responsabili HR intervistati ritiene che l'IA renderà superflue alcune tipologie di mansioni. I dipendenti però riconoscono anche il valore di questa tecnologia, con il 73% di essi che la ritiene preziosa e afferma di essere molto più produttivo grazie a essa.

"L'intelligenza artificiale può creare un valore significativo, una maggiore efficienza, un servizio clienti più rapido o insight interessanti che possono essere utilizzati dai responsabili delle risorse umane" ha affermato Tom Saeys, COO di SD Worx. "Trovare il giusto equilibrio tra una tecnologia come l'IA e supporto umano è essenziale. In SD Worx incoraggiamo e implementiamo le innovazioni a beneficio dei nostri clienti e collaboratori. Siamo certi che questo non andrà a scapito dei posti di lavoro, ma anzi che ne verranno creati di nuovi. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale dell’IA è necessario un approccio diverso, una continua riqualificazione professionale e un processo di apprendimento permanente, sia per le aziende che per i dipendenti".

Pexels
dipendenti

L'Italia investe sull'IA

Tra i Paesi intervistati, l'Italia è emersa come una delle realtà più interessate alle potenzialità dell'IA in ambito HR. Il 34% delle imprese è d'accordo con l'avvento di un payroll pienamente digitalizzato e automatizzato, con il 28% che fa già uso di IA generativa all'interno del processo; ciò posiziona l'Italia al secondo posto per impiego di IA a livello europeo, dopo la Polonia.

Nel frattempo, il 36% delle imprese sta investendo per ampliare l’impiego della generative AI nella propria azienda e il  45%, il dato più alto in Europa, sta attivamente esplorando il potenziale della generative AI all’interno del posto di lavoro. 

In Italia, l'IA nel processo del payroll viene impiegata principalmente per la classificazione degli impiegati (35%), data analytics e predictions (30%) e rilievo e correzione delle anomalie (32%). In Europa il supporto legislativo è l’applicazione ad oggi dominante, mentre è pianificato dal 28% delle aziende italiane. 

"Stiamo entrando nell’era di un HR management algoritmico, dove l'IA consentirà di automatizzare diverse attività HR e migliorare i processi decisionali" ha dichiarato Jan Laurijssen, HR Evangelist di SD Worx. “"A questo fine, sarà importante di adottare un approccio equilibrato nell'utilizzo dell'IA, con un'attenzione adeguata al monitoraggio, alla supervisione e all'apprendimento continuo. I professionisti delle risorse umane dovranno ripensare radicalmente il proprio ruolo, accogliendo l'IA, comprendendone le implicazioni e preparandosi alle sue sfide, in modo da poterla sfruttare appieno per costruire una forza lavoro resiliente e dinamica".

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