Scenario Oggi non ci si candida più per una posizione, ma per entrare in un’azienda che piace
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14/11/2024

I lavoratori oggi scelgono le aziende per i loro valori e culture, favorendo la mobilità interna e l’importanza delle soft skills rispetto alle posizioni specifiche.

Oggi non ci si candida più per una posizione, ma per entrare in un’azienda che piace

Il mercato del lavoro sta attraversando un cambiamento profondo: i professionisti con esperienza non si candidano più per una posizione specifica, ma per l’azienda stessa. In altre parole, non cercano solo un lavoro ma una cultura aziendale in cui riconoscersi, scegliendo di unirsi a una realtà che condivida i propri valori. Questo cambio di paradigma, sempre più diffuso, mette al centro le soft skills e trasforma il concetto stesso di carriera e mobilità interna.

È uno degli aspetti più interessanti emersi da un recente incontro con Fabrizio Rotondi, Country Manager di Workday Italia. 

La centralità delle Soft Skills

Il focus sulle soft skills, cioè le competenze interpersonali, l’adattabilità e la capacità di risolvere problemi, rappresenta un cambio radicale rispetto alla tradizionale ricerca di specifiche competenze tecniche. Un candidato può entrare in azienda senza sapere esattamente quale ruolo ricoprirà, ma portando con sé competenze trasversali che potranno essere valorizzate in varie posizioni. Le aziende, inoltre, sono sempre più disposte a investire nella crescita interna, facilitando percorsi che permettono ai dipendenti di cambiare ruolo e settore all’interno della stessa organizzazione.

Questo approccio risponde a una nuova esigenza di coinvolgimento dei lavoratori, specie delle nuove generazioni. Questi professionisti vogliono sentirsi parte di un progetto che vada oltre i risultati aziendali, cercando allineamento tra i propri valori personali e quelli aziendali. Tale sintonia rafforza la loro motivazione e migliora le performance, mentre le competenze trasversali forniscono la flessibilità necessaria per adattarsi a vari ruoli, in un mercato che cambia rapidamente.

Per molte aziende, incentivare la mobilità interna è diventato uno strumento strategico per trattenere i talenti, permettendo loro di esplorare nuove posizioni senza cambiare contesto. Questa politica, resa possibile dall’uso di piattaforme che analizzano le competenze dei dipendenti e le confrontano con i requisiti delle posizioni aperte, aiuta a favorire una crescita professionale coerente con le esigenze aziendali e individuali. Invece di limitarsi a riempire una posizione vacante, l’azienda costruisce percorsi che rispondono al potenziale di ogni dipendente.

Questa evoluzione è favorita dalle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e il machine learning, che permettono di mappare e valorizzare le competenze dei dipendenti. Attraverso algoritmi avanzati, le aziende possono individuare i ruoli più adatti per ciascuna persona, valorizzandone non solo le capacità tecniche, ma anche quelle relazionali e di leadership. Questo processo può supportare il dipendente nella crescita e nello sviluppo professionale, mantenendo l’engagement verso l’azienda.

Una cultura che premia l’adattabilità e il potenziale

La maggiore rilevanza delle soft skills sta cambiando il modo di intendere il lavoro: il “posto fisso” ha meno importanza rispetto a una cultura aziendale che consente di crescere e di rimanere competitivi. Questo cambio di visione porta con sé un’evoluzione nel rapporto tra i dipendenti e i manager, che oggi si trovano a guidare team più diversificati. Le nuove generazioni, in particolare, esprimono valori e modalità di coinvolgimento molto diversi dalle generazioni precedenti e richiedono approcci di leadership più flessibili e inclusivi.

L’obiettivo è promuovere un ambiente di lavoro in cui ogni dipendente possa esprimere al meglio il proprio potenziale, in un contesto di fiducia reciproca. Questa filosofia favorisce un nuovo tipo di meritocrazia basata su valori e motivazioni personali, piuttosto che solo su competenze tecniche e obiettivi aziendali.

La tendenza a candidarsi per un’azienda, più che per un ruolo, segna un cambiamento importante nelle dinamiche di gestione delle risorse umane e offre alle aziende l’opportunità di investire nella crescita interna. In un mercato sempre più competitivo, questa strategia non solo aiuta a trattenere i talenti, ma crea anche una cultura aziendale basata sulla fiducia e sul valore della persona, promuovendo l’innovazione e la capacità di adattamento.

In questo contesto, le soft skills diventano fondamentali e richiedono un impegno costante da parte delle aziende per supportare lo sviluppo personale e professionale dei propri dipendenti.

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