Si parla spesso di come l'intelligenza artificiale sostituirà alcune figure o comunque ne ridurrà notevolmente il carico di lavoro, ma poco delle mansioni di cui proprio non riuscirà a occuparsi.
L'IA ha il potenziale di migliorare il modo di lavorare di tanti professionisti, ma non è in grado di rimpiazzare mansioni dove la creatività, l'empatia e in generale l'umanità fanno da padrone.
Eli Amdur, giornalista e autore per Forbes, ha individuato quei lavori che, secondo lui, saranno molto difficili da affidare all'intelligenza artificiale, a cominciare dai ruoli di leadership che richiedono un pensiero strategico e la capacità di motivare e ispirare i team.
Creatività e intuizione non verranno automatizzate
Fanno parte della lista anche tutte quelle professioni creative come il musicista, lo scrittore o il pittore che si basano fortemente sulla creatività e sull'interpretazione umana, capacità che l'automazione non può riprodurre. Di certo, però, l'intelligenza artificiale può aiutare a esplorare nuove ispirazioni.
Anche le figure che si occupano di risolvere problemi complessi difficilmente verranno sostituite in toto dall'IA: se è vero che la tecnologia può facilitare l'analisi dati e velocizzare i processi decisionali e di elaborazione, alcune problematiche richiedono un pensiero critico, un'adattabilità e una capacità di pattern recognition quasi impossibili da riprodurre su una macchina.
Nel settore della ricerca e sviluppo l'IA è un'alleata fondamentale per velocizzare la ricerca, ma è necessaria la presenza umana per avvalersi dell'intuizione necessaria a formulare ipotesi e individuare nuove strade di sperimentazione.
L'insostituibile empatia di dottori, terapisti e insegnanti
L'intelligenza artificiale è particolarmente utile nel campo della sanità per migliorare le diagnosi e la formulazione dei trattamenti, ma non potrà mai sostituire dottori, infermieri, assistenti e caregiver che uniscono la conoscenza medica all'empatia necessaria per avere a che fare coi pazienti.
Allo stesso modo, l'IA non potrà mai svolgere ruoli di supporto emotivo e di consulenza psicoterapeutica dove è necessaria una profonda comprensione delle emozioni umane e di tutte le loro sfumature.
Un discorso analogo lo si può fare anche per il mondo dell'istruzione: insegnanti ed educatori possono sfruttare l'intelligenza artificiale per definire piani di apprendimento personalizzati e valutare i compiti più velocemente, ma la loro presenza è fondamentale per costruire relazioni di valore con gli studenti, diventando una guida affidabile e comprensiva.
L'IA e l'artigianato
Tra le figure che l'IA fa più fatica a sostituire ci sono quelle che si occupano di artigianato e mestieri specializzati quali l'elettricista o l'idraulico. Amdur ritiene che l'intelligenza artificiale manchi della capacità di immaginare sistemi complessi e di individuare il problema nel momento in cui non rispetta uno schema predefinito.
Trattandosi in questo caso di lavori molto manuali è più facile che l'IA riesca ad automatizzare le attività, ma è anche vero che, come sottolinea Amdur, i sistemi automatici potrebbero fare fatica ad adattarsi alle diverse situazioni.
A prescindere dal tipo di mansione che si svolge, secondo Amdur è fondamentale avere piena fiducia nelle proprie capacità per continuare a mantenere un "vantaggio" sull'intelligenza artificiale.