Nel tentativo di proteggere la proprietà intellettuale e rendere le immagini generate da IA più riconoscibili, Meta e OpenAI aggiungeranno label e dati alle creazioni dei loro modelli per segnalare che sono stati generati.
L'Independent riporta che OpenAI introdurrà una nuova funzionalità in ChatGPT e DALL-E 3 che inserisce un tag nelle immagini generate per specificare agli utenti che sono state create dall'IA. Il tag userà lo standard C2PA, usato per specificare l'origine del media e altre informazioni correlate.
La compagnia ha sottolineato che questi dati possono comunque essere rimossi, sia accidentalmente che volontariamente, quindi non vanno considerati come una garanzia.
Meta, invece, aggiungerà delle etichette alle immagini che circolano sui suoi social per informare gli utenti della loro provenienza. La compagnia segnala già le immagini create con la propria IA, ma nei prossimi mesi la feature sarà in grado anche di identificare le creazioni dei modelli di Google, OpenAI, Microsoft, Adobe, Midjourney e Shutterstock.
L'obiettivo non è soltanto garantire trasparenza agli utenti sulla provenienza delle immagini, ma anche proteggerli da tentativi di disinformazione.
Nick Clegg, ex vice primo ministro del Regno Unito e e ora vice presidente degli affari globali e delle comunicazione di Facebook, ha affermato che "Questo lavoro è particolarmente importante perché è probabile che nei prossimi anni questo spazio diventi sempre più conflittuale. Persone e organizzazioni che vogliono ingannare le persone con contenuti generati da IA cercheranno nuovi modi per eludere le misure di sicurezza messe in atto".
Le soluzioni di Meta e OpenAI per combattere la disinformazione e preservare il diritto d'autore sono un tentativo utile di proteggere gli utenti, ma non sono del tutto inattaccabili: come ha specificato la compagnia di Sam Altman, i metadati possono essere eliminati, anche banalmente facendo uno screenshot dell'immagine, rendendo inutili le misure di prevenzione.
Sicuramente le due feature ridurranno in parte i rischi, ma è necessario prestare la massima attenzione ai contenuti online e, in caso di dubbi, cercare di verificare le fonti.