News BLOOM: l'LLM multilingua open-source più grande al mondo
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20/01/2023

BigScience ha presentato BLOOM, un nuovo LLM totalmente open-source frutto della collaborazione di migliaia di ricercatori di tutto il mondo.

BLOOM:  l'LLM multilingua open-source più grande al mondo

I large language models stanno rivoluzionando il mondo dell'intelligenza artificiale: questi potenti modelli stanno aprendo nuove possibilità per sviluppare sistemi intelligenti che abbiano una conoscenza più approfondita del linguaggio.

Nell'ultimo anno modelli come GPT-3, BERT, LaMDA e Transformer hanno dimostrato di poter eseguire task prima impensabili con un livello di precisione molto elevato. 

Questi modelli, pur essendo tra i migliori sul mercato, non sono usufruibili da tutti: molte compagnie, organizzazioni non-profit, ma anche università e college non possiedono le risorse o i diritti necessari per utilizzarli. 

Willi Heidelbach on Pixabay
LLM Bloom

BigScience, un progetto collaborativo di cui fanno parte migliaia di ricercatori, ha rilasciato la prima versione di BLOOM, il LLM multilingua più grande al mondo, totalmente open source. 

BLOOM: un nuovo LLM aperto a tutti

BLOOM è un LLM autoregressivo in grado di generare output testuali irriconoscibili da quelli umani. È in grado di produrre testi in 46 lingue e in 13 linguaggi di programmazione. Con 176 miliardi di parametri, contro i 175 miliardi di GPT-3, si tratta del più grande LLM oper-source al mondo.

Il modello è stato addestrato utilizzando il supercomputer francese Jean Zay, il primo ad avere un coprocessore fotonico. La fase di training è durata più di 3 mesi e ha coinvolto migliaia di ricercatori di tutto il mondo e più di 250 istituzioni. 

BLOOM, come GPT-3 e altri modelli, è in grado di rispondere a domande, scrivere articoli e documenti legali, tradurre testi, scrivere storie, generare codice eseguibile e risolvere problemi logici e matematici.

Eduardo Dutra - Pexels
Linguaggi generativi

Come per gli altri LLM, la correttezza dell'output va sempre verificata. Il modello è comunque un ottimo alleato per velocizzare l'esecuzione di molti task.

BLOOM sfida GPT-3 e gli altri LLM

BLOOM non è il primo large language model open-source disponibile sul mercato: Meta e Google hanno "aperto" diversi modelli a privati e organizzazioni per consentire un uso libero dell'IA.

La differenza fondamentale tra questo e gli altri modelli è l'intenzione col quale è stato sviluppato: GPT-3, così come Transformer, non è sempre stato open-source e le versioni attualmente disponibili non rappresentano lo stato dell'arte del modello. Meta, Google e le altre compagnie che investono sull'IA mirano in ultima analisi a trarre un vantaggio competitivo ed economico dall'uso dei loro modelli; la democratizzazione dell'IA non è una priorità per queste aziende.

BLOOM è invece frutto di uno sforzo collaborativo che mira proprio a rendere l'intelligenza artificiale usufruibile da tutti. I ricercatori possono scaricare, studiare e modificare l'architettura del modello per migliorarla ed eseguire nuovi task. Il modello è nato con l'intenzione di essere usato dalla ricerca per accelerare l'innovazione. 

Gerd Altmann - Pixabay
BLOOM LLM open source

La licenza d'uso di BLOOM prevede comunque una serie di limitazioni negli scopi d'utilizzo sia della versione originale che di eventuali derivazioni sviluppate in autonomia; tra queste ci sono usi che potrebbero violare leggi nazionali o internazionali e diritti umani, generare contenuti falsi, dannosi, discriminatori o diffamanti per individui o organizzazioni, e in generale creare contenuti che violino la privacy delle persone. 

BLOOM è senza dubbio uno dei modelli più potenti sul mercato, ed essendo totalmente open-source e personalizzabile può aprire nuove strade all'innovazione. La collaborazione di ricercatori e organizzazioni potrebbe portare a soluzioni rivoluzionarie e dare una spinta significativa al progresso. 

 

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