L'intelligenza artificiale generativa è già entrata nella quotidianità lavorativa di tante aziende, ma il suo impatto, soprattutto economico, è appena cominciato: a dirlo è Mira Murati, CTO di OpenAI.
"Non ci rendiamo ancora conto dell'impatto che questa tecnologia avrà sui business e nel lavoro perché sta cominciando ora" ha affermato Murati in occasione della conferenza Asia Tech X. "Ciò che abbiamo visto finora è che in un breve periodo di tempo, i sistemi di IA sono entrati nella forza lavoro come collaboratori".
Murati ha spiegato che il nuovo GPT-4o della compagnia, annunciato lo scorso 13 maggio, sta dando un forte impulso all'adozione dell'intelligenza artificiale e sempre più persone stanno usando gli assistenti di produttività per task di programmazione, stesura di documenti e lavoro amministrativo.
GPT-4o ("o" per "omni") si presenta come un'interfaccia ancora più naturale per la comunicazione uomo-macchina: accetta come input qualsiasi combinazione di testo, audio, immagini e video ed è in grado di generare risposte sempre combinando diversi media di comunicazione.
OpenAI ha dichiarato che il modello può rispondere a input audio in media in 320 millisecondi, con picchi di 232 millisecondi, tempistiche simili a quelle umane.
La nuova versione dell'LLM di OpenAI è la risposta della compagnia alla crescente competizione guidata da rivali quali Google, Meta, Anthropic e ora anche xAI di Elon Musk, la quale ha da poco ricevuto finanziamenti per 6 miliardi di dollari. Il nuovo progetto di Musk ha anticipato Grok-1.5V, un modello multimodale che, a giudicare dai benchmark pubblicati dalla compagnia, supera le performance dei modelli delle altre big tech in diversi tipi di task.
OpenAI non si lascia intimidire e continua nel suo obiettivo di creare un modello sempre più performante e preciso, ma anche affidabile: "Lo sviluppo dell'IA è estremamente competitivo e la competizione può essere una cosa buona se è fatta con la sicurezza come priorità e con persone che non prendono scorciatoie" ha concluso Murati.