Scenario L'intelligenza artificiale migliora il processo di onboarding

Marina Londei

Tempo di lettura: 1' 37''

Pubblicato il: 13/12/2023

Una parte fondamentale del lavoro dei professionisti dell'HR è l'onboarding dei dipendenti: dopo l'assunzione il nuovo collaboratore deve essere guidato nell'inserimento in azienda per acquisire le conoscenze necessarie e integrarsi nel clima e nella cultura aziendali.

Si tratta di una fase fondamentale perché può determinare il futuro del dipendente nell'organizzazione ed è l'occasione per creare un senso di appartenenza alla cultura della compagnia.

Se finora questo processo è stato svolto solo manualmente, con inefficienze dovute a mancanza di tempo e di personale HR, con l'intelligenza artificiale l'onboarding può essere automatizzato e migliorato per rispondere alle esigenze del singolo dipendente.

Bernard Marr, autore per Forbes, spiega che più di due terzi delle organizzazioni statunitensi ha già integrato l'IA nelle procedure di onboarding, riscontrando benefici quali un maggior coinvolgimento e retention dei collaboratori.

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L'intelligenza artificiale può velocizzare numerosi compiti manuali di questo processo, sollevando l'HR dai task amministrativi più ripetitivi. I nuovi sistemi si occupano di inviare automaticamente messaggi ai dipendenti e ottenere un feedback sull'onboarding, analizzare il progresso e le performance dei nuovi assunti, compilare report e mettere a disposizione dei chatbot coi quali i dipendenti possono interagire per chiarire i dubbi iniziali.

L'intelligenza artificiale consente anche di creare esperienze di onboarding personalizzate, basate sul ruolo, l'esperienza e le preferenze del singolo. Con percorsi di apprendimento creati su misura, i nuovi assunti ricevono tutto il supporto di cui hanno bisogno e riescono a sentirsi parte fin da subito dell'azienda.

L'analisi predittiva permette inoltre di anticipare i bisogni dei dipendenti e offrire proattivamente risorse e strumenti che aumentano la soddisfazione lavorativa.

L'IA offre un'ottima opportunità per migliorare il processo di onboarding e sollevare l'HR di gran parte del loro carico di lavoro. Ovviamente, ricorda Marr, le interazioni umane rimangono comunque un punto di contatto fondamentale tra i dipendenti e l'azienda; queste non andrebbero mai eliminate del tutto, semmai potenziate dai nuovi strumenti tecnologici a disposizione.