Opinioni La democratizzazione dello sviluppo ha reso i programmatori obsoleti?
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08/01/2024

Con i tool low-code e no-code sul mercato e i moderni strumenti di IA la figura del programmatore rischia davvero di diventare obsoleta?

La democratizzazione dello sviluppo ha reso i programmatori obsoleti?

I programmatori sono diventati obsoleti? Se lo è chiesto Naval Ravikant, imprenditore e CEO di AngelList, piattaforma per la raccolta fondi per startup, in un podcast su AirChat. La riflessione è nata dal fatto che, con le nuove tecnologie e una maggiore accessibilità agli strumenti di sviluppo, la programmazione è diventata avvicinabile anche da chi non possiede conoscenze tecniche approfondite. 

La democratizzazione delle app sta in effetti cambiando il mondo dello sviluppo: ormai chiunque è in grado di sviluppare un'applicazione, sia essa mobile o web, e la diffusione di strumenti low-code/no-code e basati su IA sta ulteriormente favorendo il fenomeno.   

È anche vero però che si sta alzando l'asticella di app e servizi web: oggi, rispetto anche solo a un anno fa, si creano applicazioni molto più sofisticate per rispondere alle crescenti esigenze dei consumatori. Le persone continueranno a chiedere sempre il meglio dalle applicazioni, soprattutto nei domini più delicati, e per accontentarli serve conoscere in modo più profondo le capacità degli strumenti a disposizione. 

Questo significa che nel lungo termine le app diventeranno sempre più articolate e, secondo Ravikant, la programmazione di alto livello difficilmente verrà democratizzata. I programmatori professionisti sono coloro in grado di imparare a usare ogni strumento e linguaggio, indipendentemente dalla loro complessità, e non è semplice improvvisarsi come tali. 

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programmatore

"I programmatori di domani svilupperanno utilizzando il linguaggio naturale, ma si dedicheranno allo sviluppo con la stessa dedizione, abilità, intensità e impegno del passato" afferma Ravikan. 

Le persone, spiega l'imprenditore, chiederanno sempre il meglio dail software. "Poiché la programmazione è un "chi vince prende tutto" in un certo dominio, il programmatore professionista continuerà a prevalere sul giornalista che si limita a dire al computer di scrivere codice". 

Gli strumenti per facilitare lo sviluppo saranno sempre più frequenti, ma resta il fatto che la programmazione non è magia e solo chi ha le conoscenze specifiche e la dedizione ha l'opportunità di dominare il mercato. In un mercato altamente competitivo come quello delle applicazioni solo l'accesso alla programmazione viene democratizzato, ma non il successo del singolo software. 

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