Forrester ha pubblicato un interessante documento di previsione in cui tratteggia alcuni scenari che riguardano l’evoluzione del rapporto tra aziende e intelligenza artificiale nell’immediato futuro.
Secondo l’analisi, durante il corso del prossimo anno la trasformazione in atto a causa dell’emergere degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale si trasformerà in una “rivoluzione tranquilla”.
I grandi progressi che si stanno registrando della ricerca di base sull'IA, uniti a nuove applicazioni di modelli esistenti e a molti altri sviluppi renderanno l’intelligenza artificiale una componente fondamentale per le imprese di successo.
Secondo l’analisi, i sistemi autonomi entreranno nelle aziende in tre diversi ambiti principali.
Il primo è quello dello sviluppo: i TuringBot, ossia le intelligenze artificiali specializzate nella scrittura del codice, offriranno un contributo del 10% alla scrittura del codice e dei test per lo sviluppo del software.
Nell’ultimo periodo, infatti, si è potuto notare un’accelerazione nello sviluppo, nell'accuratezza e nella distribuzione di prodotti in grado di generare automaticamente codice pronto a partire da requisiti espressi in linguaggio naturale.
Nel 2023, l’analisi prevede che questi strumenti vengano integrati in modo più profondo nel ciclo di sviluppo del software.
La gestione dell’IA
Secondo Forrester, la governance dell’intelligenza artificiale diventerà una parte essenziale del business per molte aziende, e quindi dovrà essere gestito a livello di top management e nei consigli di amministrazione.
I dati raccolti mostrano che quasi la metà dei manager che si occupano di data e analytics sono alla ricerca di partnership per implementare progetti legati all’IA.
Gli argomenti di cui i consiglieri chiederanno conto potrebbero essere l’interpretabilità (explainability) dei modelli adottati, analisi di equità per i sistemi di decisione e verifiche dell’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale.
Il terzo aspetto sottolineato da Forrester è la generazione dei contenuti: secondo la previsione, infatti, il 10% delle aziende comprese nella lista Fortune 500 sfrutterà l’IA per generare contenuti digitali.
I modelli e gli strumenti dedicati alla creazione di testi, immagini, video e audio diventeranno uno strumento di lavoro quotidiano, sia integrati all’interno degli strumenti già in uso sia tramite l’adozione di nuove applicazioni.