Baidu, l'azienda dietro il principale motore di ricerca cinese, ha annunciato il lancio di un'IA generativa nel corso di quest'anno, come riportato da The Register. L'annuncio arriva neanche un giorno dopo quello di Google relativo a Bard.
Secondo la stampa cinese il chatbot si chiamerà ERNIE bot, in onore del modello utilizzato. ERNIE, che sta per Enhanced Representation through Knowledge Integration, è un modello di rappresentazione del linguaggio presentato nel 2019.
Il chatbot utilizzerà l'ultima versione del modello di linguaggio, che conta 260 miliardi di parametri. Se consideriamo che GPT-3, il modello dietro ChatGPT, ne usa 175 miliardi, il distacco è davvero enorme.
Secondo Baidu il framework è superiore a tutti quelli conosciuti finora, sia per grandezza che per varietà di task che può eseguire. ERNIE, però, è bilingue: almeno per il momento, le lingue supportate sono solo l'inglese e il cinese.
In un paper del 2021, i ricercatori dell'azienda avevano illustrato le abilità di ERNIE tramite una serie di esperimenti. Le capacità del framework comprendono diversi task di comprensione e generazione di linguaggio naturale, che spaziano dalla sentiment analysis all'opinion extraction, dall'analisi di documenti legali alla generazione di dialoghi.
Un portavoce dell'azienda ha rivelato alla stampa che "ciò che rende ERNIE diverso dagli altri modelli è la capacità di integrare una vasta conoscenza con una quantità massiccia di dati, portando ad abilità di comprensione e generazione eccezionali".
Quella di Baidu diventa così una sfida aperta a ChatGPT e anche a Bard di Google, l'ultimo dei chatbot generativi arrivati sul mercato.
L'annuncio di ERNIE ha attirato l'attenzione sull'azienda, in particolare quella degli investitori: il valore delle azioni è salito del 15% a poche ore dalla notizia. Nuovi competitor si preparano a invadere il mercato che fino a poco tempo fa era solo di OpenAI.