Ci vorrà ancora del tempo prima che il dibattito sui vantaggi e i rischi dell’IA si plachi. Le aziende stanno cominciando a sfruttare il potenziale dell’IA generativa solo ora ed è ancora presto per fare un bilancio preciso tra i benefici e gli svantaggi delle nuove tecnologie.
Sally Percy di Forbes ha riportato diverse testimonianze dal mondo del business e della ricerca sulla visione dell’intelligenza artificiale; c’è chi, come Steve Andriole, professore di tecnologia per il business presso la Villanova University in Pennsylvania, sostiene che l’IA sia una vera e propria miniera d’oro, in grado di far risparmiare alle aziende tempo e denaro e rafforzare la loro posizione sul mercato.
Andriole, come la maggior parte di chi si dice in totale favore dell’IA, non nega l’esistenza dei rischi, ma sostiene che i vantaggi abbiano un peso maggiore rispetto a essi.
C’è poi chi, schierandosi dalla parte opposta, crede che l’intelligenza artificiale sia un pericolo soprattutto dal punto di vista comunicativo: Sara Hope, co-fondatrice di The Conversation Space, studio di consulenza, afferma che l’IA ridurrà le opportunità di connessione umana, mettendo a rischio le relazioni interpersonali, il vero fulcro della nostra vita lavorativa.
IA: un pericolo o un vantaggio?
Sally Percy nel suo articolo cerca di rispondere a una precisa domanda: “L’IA è una miniera d’oro o un campo minato?”
Al momento la risposta più sensata è: entrambe. Come ogni nuova tecnologia ancora inesplorata sta sollevando numerose questioni etiche, di privacy e di sicurezza che non possono essere ignorate. Essendo uno strumento molto potente, l’IA è in grado di fare grandi cose, ma le conseguenze di un uso errato della tecnologia possono essere anche molto gravi e riguardano non solo perdite economiche e credibilità delle aziende, ma anche danni a individui o gruppi di persone.
D’altra parte i vantaggi della tecnologia sono innegabili: l’intelligenza artificiale è in grado di svolgere attività più velocemente rispetto a un essere umano e in maniera più precisa, aumentando la produttività aziendale.
Nel campo medico-sanitario, per esempio, l’IA consente di elaborare diagnosi precise e accelera lo sviluppo di nuovi farmaci e cure efficaci.
I lavoratori di ogni settore possono collaborare coi sistemi intelligenti per migliorare l’efficienza dei processi, oppure delegare task all’IA per dedicarsi ad attività di più alto valore.
Per sfruttare il vero potenziale delle nuove tecnologie occorre minimizzare i rischi, e ciò può avvenire solo sviluppando un’adeguata conoscenza dell’IA.
Secondo Atif Sheikh, fondatore di Businessfourzero, le nuove tecnologie sono sia campi minati che miniere d’oro. “Come leader dobbiamo scoprire insieme come ottenere il più oro possibile, senza saltare in aria” ha affermato.
“I leader non devono avere subito tutte le risposte o definire una grande strategia per l'IA” ha continuato. “Devono solo ammettere che non la comprendono, cominciando poi ad approfondire la tecnologie ogni giorno insieme ai propri team”.
Se l’IA porterà più benefici che rischi, o il contrario, dipende esclusivamente dalla capacità dei leader aziendali di utilizzarla al meglio.
La strada per l’innovazione è lastricata di rischi che non si possono ignorare. Oltre ai pericoli intrinseci della tecnologia, i leader dovranno gestire un cambiamento enorme in termini di forza lavoro e dovranno dedicarsi alla riqualificazione dei talenti.
Difficile dire quale sarà la reale portata dell’impatto dell’IA, ma visto che è già cominciato è inutile tirarsi indietro: è ora di studiare le nuove tecnologie e trovare il modo migliore per integrarle nella propria strategia di business se si vuole rimanere al passo con l'evoluzione tecnologica e primeggiare nel mercato.