Fino a che punto i chatbot possono aiutare i professionisti nel loro lavoro? Dopo la popolarità ottenuta da ChatGPT, molti si sono chiesti (e continuano a chiedersi) qual è il reale contributo di questi strumenti e se davvero possono essere considerati autonomi nello svolgere task finora eseguiti dagli umani.
ChatGPT ha dato prova di grandi capacità di traduzione, generazione di poesie o racconti e di aggregatore di informazioni in formato discorsivo, ma come si comporta in caso di richieste più complesse? È quello che si è chiesto un gruppo di ricercatori provenienti dall'Università di Miami, l'Università di Dayton e dall'Università Helmut Schmidt di Amburgo.
Come riporta Ingrid Fadelli di TechXplore, il team ha messo alla prova il chatbot più conosciuto e usato del momento in diversi campi, tra i quali quello educativo, la ricerca scientifica e il controllo statistico di processo, ovvero l'applicazione di metodi statistici per lo studio di un processo.
I risultati dello studio
Come avevano sottolineato già studi e ricerche precedenti, i tool generativi come ChatGPT non sono ancora pronti per concludere in autonomia task complessi. Come hanno spiegato i ricercatori, il chatbot è stato in grado di rispondere correttamente alle domande più semplici e completare attività strutturate, come ad esempio la traduzione di una porzione di codice da un linguaggio a un altro, oppure la spiegazione di concetti ben definiti e conosciuti.
Al contrario, di fronte a task più complessi come la generazione di codice da zero o la ricerca di informazioni su concetti più di nicchia e meno conosciuti il numero di risultati corretti è diminuito significativamente: molte delle risposte fornite erano incomplete, superficiali e in diversi casi errate.
Allo stato attuale gli strumenti generativi possono rappresentare un ottimo supporto per ricercatori, programmatori e persino per gli insegnanti, ma i risultati devono essere sempre controllati e validati da un professionista umano.
Senza dubbio, come sottolineano i ricercatori, i nuovi strumenti di intelligenza artificiale possono aiutare gli esseri umani a essere più produttivi ed efficienti, ma non possono essere considerati del tutto affidabili.
Ora che l'attenzione di utenti e imprese è monopolizzata dall'IA generativa, possiamo aspettarci importanti progressi nel settore e percentuali d'errore sempre minori nel prossimo futuro.