Avere paura dell'intelligenza artificiale è inutile e dannoso: la transizione tecnologica ormai è cominciata e non si arresterà, quindi la strategia migliore è imparare a cogliere i benefici delle nuove tecnologie per rimanere al passo col mercato.
Molti leader aziendali sono ancora scettici riguardo l'uso dell'IA generativa. Le preoccupazioni per la privacy non mancano e sono lecite, ma i manager tendono anche a non comprendere fino in fondo le capacità dell'IA.
È vero che le macchine non riescono a eguagliare la creatività umana e le connessioni tra le persone, ma è anche vero che offrono indiscutibili vantaggi in termini di produttività.
Ron Carucci, co-fondatore e CEO di Navalent, è un forte sostenitore della collaborazione uomo-macchina e invita i leader aziendali a investire sulle nuove tecnologie per non rischiare di fallire.
L'intelligenza artificiale è un ottimo compagno quando si tratta di definire delle strategie d'azione: partendo da un'idea, l'IA può offrire consigli e nuovi spunti di riflessione per raggiungere più facilmente un obiettivo.
Le nuove tecnologie possono affiancare i professionisti anche analizzando i dati e fornendo una visione più completa e dettagliata di un determinato problema; nel campo sanitario, per esempio, l'IA può aiutare i medici a formulare diagnosi e indicare il trattamento migliore, anche sulla base di dati storici.
I leader aziendali tendono anche a occuparsi di molte attività, anche di quelle che esulano dalle loro competenze, perdendo in produttività e rischiando di fare errori. Molti di questi task possono essere delegati alle macchine, poiché ripetitivi e noiosi.
Essendo comunque attività centrali, richiedono tempo ed energie che vanno per forza sottratti da qualcos'altro. L'IA può occuparsi di redigere documenti, scrivere email o analizzare grandi volumi di dati, riducendo il rischio di errore e permettendo ai leader di dedicarsi ad attività a più alto valore.
Un futuro ricco di opportunità
Molte persone continuano ad avere paura di rimanere senza lavoro per colpa dell'IA. Come numerosi studi e ricerche hanno sottolineato più volte, l'intelligenza artificiale automatizzerà alcune attività, ma ci darà anche la possibilità di dedicarci ad attività più creative.
Negli ultimi mesi sono già nate nuove opportunità lavorative che richiedono una stretta collaborazione tra uomo e macchina, lasciando ai dipendenti le attività di più alto livello, legate al pensiero critico e alla creatività.
Secondo uno studio di Upwork riportato da Carucci, il 64% delle board esecutive aziendali ha in programma di aumentare il numero di assunzioni come conseguenza dell'adozione dell'IA.
L'intelligenza artificiale è un'opportunità unica per crescere e sarebbe un errore non coglierla. Resistere al cambiamento non servirà a nulla, se non ad affossare i progressi aziendali fatti finora; al contrario, abbracciare la trasformazione, indagandola e comprendendola, sarà il punto di svolta per la crescita del business.