Uno degli ambiti in cui si discute maggiormente del ruolo dell'intelligenza artificiale è quello educativo: da una parte l'IA può aiutare gli studenti a comprendere e interiorizzare gli argomenti di studio, proponendo piani di apprendimento tarati sulle esigenze del singolo; dall'altra gli insegnanti possono usare i nuovi tool per pianificare le lezioni, velocizzare la correzione dei compiti e ricevere feedback sul loro metodo di insegnamento.
Come in ogni altro settore c'è una questione che preme sui professionisti, ovvero se verranno sostituiti dall'intelligenza artificiale. Charles Towers-Clark, autore e speaker riguardo temi strettamente legati alle soft skill e all'IA, ha condiviso il suo punto di vista sull'argomento, cercando di dare una risposta alle preoccupazioni degli insegnanti.
Nel suo articolo l'autore porta l'esempio di Khan Academy e del suo assistente di IA per l'insegnamento, spiegando come uomo e macchina posso convivere per facilitare il lavoro dei docenti e aiutare gli studenti durante l'apprendimento.
Kahn Academy e Khanmigo
Khan Academy è un'organizzazione educativa non profit che ha l'obiettivo dichiarato di "garantire un'educazione gratuita e di alta qualità a chiunque, dovunque" tramite strumenti di e-learning. L'accademia propone migliaia di video-lezioni su diverse materie, tra le quali la matematica, la scienza, l'informatica e l'economia, divise per grado scolastico.
Lo scorso marzo, sulla scia delle recenti innovazioni di intelligenza artificiale, l'organizzazione ha presentato Khanmigo, un chatbot che si propone come un tutor personale di apprendimento per migliorare la creatività e il pensiero critico degli studenti.
L'assistente virtuale segue un approccio che dovrebbe ricordare, come specifica Towers-Clark, quello Socratico fatto di feedback e dibattiti continui. Nonostante Khanmigo non aderisca rigorosamente a questo metodo, sostiene l'autore, è in grado di incoraggiare lo studente ad approfondire gli argomenti, proporre nuovi tipi di ragionamento e formulare indicazioni per migliorare la struttura del testo e arricchirlo con altri spunti.
Il chatbot ha anche l'obiettivo di aiutare gli insegnanti a pianificare le lezioni e consigliare gli argomenti migliori da trattare in base al livello della classe e alle preferenze degli studenti.
Ecco che, a questo punto, emerge il dubbio dei docenti di poter essere sostituiti del tutto dall'intelligenza artificiale.
Le questioni da risolvere
L'idea di Khan Academy, del tutto condivisibile, è che l'intelligenza artificiale possa diventare un aiuto fondamentale per alleggerire il carico di attività degli insegnanti e permettergli di costruire relazioni più di valore coi propri studenti.
Questo significa che i docenti non diventeranno "obsoleti", ma evolveranno per concentrarsi maggiormente sugli aspetti creativi e interattivi della professione.
Khanmigo, come qualsiasi altro assistente di IA, necessita di un professionista che controlli la bontà degli output in modo che gli studenti possano contare su una fonte di informazione fidata. Il chatbot ha il potenziale per aumentare le capacità degli insegnanti, non per sostituirli.
Per seguire correttamente questo nuovo approccio di collaborazione uomo-macchina è necessario risolvere prima alcune questioni. Oltre al problema dei possibili errori dell'IA, comune a ogni sistema intelligente a prescindere dall'ambito di applicazione, il mondo dell'insegnamento deve vedersela con l'impossibilità per molti studenti e insegnanti di accedere a questi tool.
Gli ostacoli sono sia di natura economica che di competenze e vanno gestiti con urgenza per evitare che il divario digitale aumenti fino a essere troppo difficile da colmare.
Un'altra questione, forse più complessa da risolvere, riguarda il metodo scolastico di valutazione: se continueranno a essere i voti l'unica metrica per valutare gli studenti, c'è il rischio che gli assistenti di IA vengano usati solo per prendere votazioni più alte senza migliorare davvero la comprensione degli argomenti.
Per fare in modo che il mondo dell'istruzione utilizzi in maniera davvero funzionale i chatbot è essenziale rivedere l'assetto scolastico e aiutare gli insegnanti a comprendere il potenziale di questi strumenti.