L'IA generativa è il trend più interessante degli ultimi anni per le imprese, e il "State of Application Strategy Report" di F5 lo conferma: secondo l'analisi, la quale ha coinvolto più di 700 partecipanti a livello globale, il 75% degli intervistati ha dichiarato di essere al lavoro su progetti di trasformazione digitale classificati come "assistiti dall'IA".
Si tratta di una crescita importante se confrontata con il 61% del 2022 e con il solo 17% del 2020.
Il 56% delle imprese ha dichiarato di essere più entusiasta che mai riguardo l'IA generativa, superando la centralizzazione dell'IT (40%), il multicloud networking (35%) e la sicurezza delle applicazioni (33%).
Il Digital Enterprise Maturity Index di F5 evidenzia che, in questa fase, le imprese stanno usando tecnologie di IA e apprendimento automatico sui dati generati dalle loro applicazioni; questo passaggio segue le fasi preliminari di automatizzazione dei compiti e di espansione digitale, ovvero la modernizzazione delle applicazioni.
"In un mondo di innovazione tecnologica, la trasformazione digitale non ha una destinazione fissa. Nessuno, a ben vedere, l'ha mai portata a termine" ha dichiarato Cindy Borovick, Director of Market and Competitive Intelligence di F5. "Con un utilizzo sempre più maturo e avanzato dell'AI e l'emergere sulla scena di tecnologie decisamente nuove e inaspettate, la complessità e l'IT ibrido continueranno a rappresentare lo status quo. Il vantaggio andrà chiaramente a chi saprà costruire un'infrastruttura IT flessibile, in grado di supportare rapidamente le nuove tecnologie e trarne i benefici. Con una base solida, queste organizzazioni potranno sfruttare appieno tutte le innovazioni emergenti".
L'IA supporta una vasta gamma di casi d'uso
Stando al report di F5, l'IA generativa sta aiutando concretamente le imprese in una basta gamma di casi d'uso.
In ambito sicurezza, il 35% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare questa tecnologia per l'automatizzazione delle regolazione delle policy e delle configurazioni di sicurezza, mentre il 29% per migliorare il rilevamento e la neutralizzazione delle minacce.
Per quanto riguarda lo sviluppo e il rilascio di applicazioni, il caso d'uso più comune è la regolazione automatica delle policy di app e API in base agli obiettivi di livello di servizio (44%); inoltre, il 28% intende utilizzare l'IA generativa per riassumere le metriche per i dirigenti e il 27% prevede di sfruttare il linguaggio naturale per analizzare le prestazioni di app e API.
I chatbot, sui quali le big tech stanno puntando molto, sono emersi come i meno efficaci: secondo l'analisi, il mercato sta cercando sistemi di IA generativa capaci di agire concretamente. È per questo che il rapporto SOAS suggerisce che l'ambito delle AI operations (AIOps) continuerà a crescere, nonostante esse siano scese nella classifica delle tendenze, dal secondo al settimo posto.
Infine, l'uso crescente della telemetria per l'automazione può guidare in modo significativo la crescita in questo campo. I partecipanti al sondaggio hanno confermato questo trend: coloro che stanno gestendo la complessità dell'automazione sono più propensi ad apprezzare l'IA generativa per scopi AIOps.
"L'intelligenza artificiale sarà di grande utilità per le organizzazioni che sapranno implementarla in modo strategico. Le applicazioni dell'AI che prevengono le violazioni della sicurezza o riducono i costi operativi sono di certo utili, ma principalmente tattiche" ha dichiarato Lori MacVittie, F5 Distinguished Engineer.
In conclusione, il rapporto sottolinea che, poiché i problemi di budget e complessità continueranno a essere presenti, le imprese dovrebbero investire sulla standardizzazione delle tecnologie.
