Tecnologia 20 tool di generative coding da provare subito
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23/05/2024

L'intelligenza artificiale è un'ottima alleata degli sviluppatori: automatizzando la scrittura di codice consente ai programmatori di risparmiare tempo e concentrarsi sulla logica del software.

20 tool di generative coding da provare subito

In un momento storico in cui le aziende hanno bisogno di proporre sul mercato servizi innovativi e flessibili, gli sviluppatori si trovano sotto pressione e fanno fatica a consegnare soluzioni complete e allo stesso tempo robuste.

Per velocizzare il processo di sviluppo e renderlo più efficiente, molti professionisti stanno utilizzando dei tool di generative coding che automatizzano la scrittura di codice e il testing, riuscendo così a dedicarsi alla gestione della logica e a un controllo più attento degli errori. 

Oggi esistono moltissimi tool specializzati nella scrittura di codice, in grado di generare funzioni in qualsiasi linguaggio. Bernard Marr, autore per Forbes, ha individuato 20 tra i migliori strumenti di generative coding che gli sviluppatori dovrebbero provare almeno una volta.

I "big" del settore

Tra gli strumenti più apprezzati del momento c'è Co-Pilot di Github: basato sul modello Codex di OpenAI, permette di generare codice a partire da prompt in linguaggio naturale e offre funzionalità di auto-completamento e suggerimenti per migliorare il codice esistente.

Fluente in Javascript, Python, C++, C#, PHP e molti altri linguaggi, Co-Pilot è ormai integrato in diversi IDE di programmazione, tra i quali Visual Studio Code. 

Un altro strumento molto interessante è Q Developer (precedentemente CodeWhisperer) di Amazon. Il tool si basa su Bedrock e anch'esso offre generazione di codice e consigli real-time durante la scrittura, oltre che feedback. 

Q Developer fa parte dell'ecosistema AWS e si integra con gli altri tool e piattaforme in cloud, ma anche con strumenti e librerie esterne. Una delle feature più interessanti dello strumento è la capacità di creare agenti autonomi specializzati in specifici task, come il testing o il refactoring. 

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sviluppatore

Anche Code Assistant di IBM, basato su watsonx, è uno dei tool più usati dagli sviluppatori. Attualmente è disponibile sia come Code Assistant for Z, pensato per modernizzare applicazioni obsolete, sia come Code Assistant for Red Hat Ansible Lightspeed, specializzato nella scrittura di codice per gestire e automatizzare le operazioni di server, servizio cloud e altre infrastrutture IT enterprise.

Infine, CodeWP è uno strumento di generative coding pensato esplicitamente per WordPress, per facilitare la personalizzazione dei siti web e consentire anche a chi non ha conoscenze tecniche di giocare col codice.

A partire da prompt in linguaggio naturale, il tool genera il codice necessario a implementare una determinata funzione. CodeWP è specializzato nei casi d'uso di WordPress e può anche generare codice per i plugin della piattaforma più utilizzati.

Altri tool di generative coding

Oltre ai tool più utilizzati, ce ne sono altri che semplificano la scrittura di codice e riducono il lavoro degli sviluppatori.

AIXCoder, per esempio, offre agli utenti completamento di codice intelligente e ottimizzazione di funzioni, mentre AskCodi mette a disposizione una serie di funzionalità quali la generazione di codice, l'auto-completamento e il supporto durante il debugging. 

Codacy è pensato per automatizzare la review del codice e il debugging, mentre Codecomplete è in grado di modificare, analizzare e spiegare il codice in real-time. Nella lista troviamo anche Code LLama, l'assistente di coding di Meta che attinge da Llama 2 per generare e analizzare il codice, e Codepal, un tool che sfrutta un'interfaccia web per generare codice.

Altri tool molto validi sono CodeSquire, utilizzabile come estensione Chrome e pensato per data scientist e analisti; Metabob, uno strumento che automatizza la review del codice e l'analisi individuando bug ed errori, e suggerendo fix; Polycoder, un generatore di codice open-source; Mintlify che automatizza la creazione della documentazione.

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computer

Troviamo poi Mutable, una piattaforma di sviluppo con la generazione automatica di test; Replit, un IDE cloud-based che offre funzionalità generative e collaborative; Tabnine AI Code Assistant, un tool per lo sviluppo automatizzato di codice fortemente orientato alla sicurezza; What The Diff, tool che aiuta a scrivere pull request riconoscendo in modo automatico i cambiamenti tra diverse versioni del codice sorgente.

Infine, Marr segnala l'integrazione di Gemini in Android Studio per creare applicazioni mobile col supporto dell'IA e Warp, un'applicazione che offre consigli contestuali, correzioni di errori e suggerimenti su specifici comandi che l'utente vuole usare. 

Ovviamente per massimizzare l'efficacia di questi tool è indispensabile utilizzarli con attenzione e validare i risultati. Per quanto questi tool siano capaci, rimangono proni a errori e allucinazioni e per questo devono essere monitorati attentamente.

L'intelligenza artificiale diventerà presto un aiuto fondamentale per massimizzare la produttività dei team di sviluppo, ma deve rimanere comunque un copilota e non sostituire le conoscenze e la capacità di giudizio degli sviluppatori. 

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