NewVantage Partners ha pubblicato i risultati dell’undicesima edizione del Big Data and AI Executive Survey, che ha coinvolto Chief Data Officer (CDO) e Chief Data and Analytics Officer (CDAO) di 116 aziende Fortune 1000 e grandi organizzazioni, con l'84,6% degli intervistati in possesso del titolo di Chief Data o Chief Data and Analytics Officer.
Questa cifra è aumentata del 10% rispetto al sondaggio dello scorso anno e di quasi il 20% in cinque anni, riflettendo la continua crescita e adozione del ruolo CDO / CDAO in organizzazioni e settori. Quando il sondaggio è stato condotto per la prima volta, nel 2012, solo il 12% delle organizzazioni intervistate aveva nominato un CDO / CDAO.
Il 43,3% dei CDO/CDAO riferisce al CEO/COO, il 55,6% a una funzione aziendale e il 27,4% al CIO. Il mandato principale è lo sviluppo della strategia dei dati aziendali.
Solo il 35,5% ritiene che il ruolo sia consolidato e c'è un calo dell'11,6% della soddisfazione organizzativa rispetto all'anno precedente.
Per il 61,8% degli intervistati le responsabilità si sono spostate verso attività “offensive” come crescita dei ricavi e l'acquisizione di clienti. L'87,8% ha registrato un aumento degli investimenti nei dati nel 2022 e il 93,9% prevede di aumentarli nel 2023.
Modernizzare la gestione dei dati
La modernizzazione dei dati è il principale obiettivo di investimento in dati e analisi per il 40,7% delle organizzazioni, con l'82% che prevede di aumentare gli investimenti in questo ambito nel 2023.
Gli investimenti in prodotti di dati e AI/ML sono anch'essi indicati come priorità. Solo il 23,9% delle organizzazioni si considera data-driven e solo il 20,6% ha sviluppato una cultura dei dati interna.
Questioni culturali come la resistenza al cambiamento e alla trasformazione aziendale, competenze e allineamento organizzativo sono indicati come maggiori ostacoli alla realizzazione del valore aziendale dagli investimenti nei dati.
Solo il 23,8% ritiene di fare abbastanza per garantire l'uso responsabile ed etico dei dati all'interno delle proprie organizzazioni e del proprio settore.
Gli estensori del rapporto hanno concluso dichiarando: “Il sondaggio e le nostre osservazioni indicano che il consumo di dati è molto più al centro dell'attenzione negli ultimi anni e che le aziende stanno utilizzando l'analisi e l'intelligenza artificiale per fornire valore dai dati. È chiaro che i dati stanno guidando notevoli quantità di innovazione aziendale”.