Oggi, soprattutto dopo la diffusione dell'intelligenza artificiale e della tecnologia blockchain, la richiesta di energia elettrica per alimentare i data center è aumentata notevolmente.
Questo comporta non pochi problemi a livello ambientale: le due tecnologie sono tutt'altro che sostenibili ed è essenziale trovare modi più efficienti ed eco-friendly per supportare la richiesta sempre più elevata di alimentazione.
Adrien Nejkovic, CEO di Hearst Capital, spiega che un'ottima soluzione arriva dall'uso dell'energia in eccesso generata (sotto forma di calore) da processi industriali o sorgenti di energia rinnovabili che altrimenti andrebbe sprecata. Sfruttando questi eccessi per i carichi di lavoro di IA e il mining, spiega Nejkovic, si può ridurre significativamente l'impatto ambientale delle due tecnologie.
Nejkovic ha approfondito la questione identificando le potenziali sorgenti di energia che rimaneva utilizzata, notando che erano in particolare industrie del settore manifatturiero e della generazione di energia elettrica.
Il passo successivo è stato collaborare con queste realtà per sfruttare l'energia in eccesso, un processo tutt'altro che semplice e che ha richiesto lunghe negoziazioni. Il problema è che queste industrie dovevano comprendere quali fossero i benefici per loro e inizialmente si sono dimostrate scettiche, e in parte preoccupate riguardo sia la stabilità della fornitura di energia che le sfide tecnologiche per il suo trasferimento.
Grazie a diversi studi di fattibilità e progetti pilota, il gruppo di lavoro è riuscito a dimostrare alle realtà coinvolte che il riuso di energia per i data center beneficiava non solo i proprietari dei centri di elaborazione, ma anche loro stesse: costruire un ecosistema di "energia circolare" migliora gli sforzi di sostenibilità delle aziende e il loro profilo di responsabilità sociale, oltre a offrirgli incentivi finanziari grazie a crediti energetici e costi operativi ridotti.
Installando dei sistemi per il recupero del calore, Nejkovic e il suo gruppo sono riusciti a convertire il calore in elettricità per usarla poi per i data center.
I benefici di usare l'energia in eccesso per i data center
Oltre a ridurre l'impronta di carbonio dell'IA e della blockchain, utilizzare l'energia in accesso migliora l'efficienza energetica globale e fa in modo che il calore venga riconvertito in maniera produttiva; ciò non solo supporta gli obiettivi ambientali, per l'appunto, ma offre anche benefici economici.
Sfruttare energia che altrimenti andrebbe persa aiuta a creare dei sistemi energetici più resilienti e decentralizzati: invece di affidarsi alle reti elettriche tradizionali, più vulnerabili alle interruzioni di servizio, si può contare su più sorgenti energetiche e quindi su un ecosistema più stabile.
Nejkovic ritiene che questo modello possa essere scalabile e applicabile globalmente, ma è necessario che governi ed enti regolatori collaborino con le aziende e le incentivino al riutilizzo dell'energia in eccesso.
"Il futuro della gestione dell'energia risiede nella nostra capacità di adattarci e ottimizzare le nostre risorse" afferma Nejkovic. "L'utilizzo dell'energia in eccesso è un importante esempio di come possiamo trasformare le sfide in opportunità, assicurandoci che i nostri progressi tecnologici siano in linea con le nostre responsabilità ambientali".
