L'era dell'IA generativa è cominciata già da un po' e ha portato con sé una rivoluzione epocale nel mondo del lavoro: la capacità dei nuovi sistemi di svolgere numerose mansioni ha permesso di velocizzare le attività dei professionisti, abilitando una maggiore espressione creativa.
Secondo una ricerca di Accenture, nei prossimi anni il 40% delle ore lavorative globali potrebbe essere impattato dalla potenza degli LLM. Questo, spiega l'azienda, è dovuto al fatto che il 62% del tempo di lavoro consiste in attività legate al linguaggio (scrittura di email, documentazione, guide, ...), e il 65% di questo tempo può essere impiegato in attività più produttive sfruttando l'automazione dei nuovi sistemi.
Ripensare attività e competenze
L'adozione dell'IA permette alle imprese di reinventare il lavoro per trarre il massimo valore dalle nuove tecnologie; ciò comporta la riqualificazione dei talenti e la definizione di nuovi task per adattarli alle capacità dei sistemi.
Per fare ciò, sottolinea Accenture, è necessario scomporre le mansioni in singole attività e individuare quelle che possono essere automatizzate o supportate dall'IA, massimizzando così la produttività e creando nuove collaborazioni uomo-macchina.
Secondo il report dell'azienda, saranno i settori bancario, assicurativo e del software a vivere il più elevato livello di trasformazione nel lavoro. Nel primo, in particolare, quasi il 70% delle attività legate al linguaggio potrà essere automatizzato.
Visto che la rivoluzione in atto è strettamente legata al ruolo del personale aziendale, il consiglio è di seguire un approccio antropocentrico focalizzandosi sulle capacità dei collaboratori, istruendoli all'uso dei nuovi sistemi e permettendogli di acquisire nuove competenze.
Le imprese dovranno inoltre investire in nuovi ruoli per sfruttare al meglio il potenziale dei sistemi, come esperti di linguistica, figure per il controllo qualità dei sistemi e prompt engineers.
L'evoluzione del mondo del lavoro
Come riportato da Ian Shine e Kate Whiting di World Economic Forum, l'IA sta creando nuove opportunità lavorative e sta facendo emergere ruoli che prima avevano poca visibilità.
Secondo il report dell'organizzazione nei prossimi anni assisteremo a una crescita di richieste per specialisti di IA e machine learning, business intelligence e cybersicurezza; questi ultimi saranno sempre più richiesti per via delle nuove sfide di sicurezza introdotte dall'intelligenza artificiale. L'organizzazione prevede che l'aumento delle richieste porterà a più di 2 milioni e mezzo di nuove posizioni lavorative entro il 2027.
Al contempo, però, ci sarà un'importante riduzione di interesse per altri ruoli, in particolare gli impiegati di banche, poste e supermercati, insieme ai dipendenti che si occupano di data entry nelle aziende.
In generale i ruoli d'ufficio e di segreteria verranno progressivamente sostituiti dall'IA, se non del tutto perlomeno per gran parte delle loro attività.
Di fronte alla rivoluzione introdotta dall'IA, le imprese non possono farsi trovare impreparate: comprendere in che modo le nuove tecnologie possono migliorare le attività e quali saranno le competenze centrali dei prossimi anni è essenziale per assicurare una crescita di successo.