L'IA generativa sta impattando positivamente ogni settore e le organizzazioni la stanno integrando sempre più nei loro processi operativi.
Anche il comparto antifrode sta cavalcando l'onda dell'entusiasmo: secondo il report "2024 Anti-Fraud Technology Benchmarking" condotto da SAS e dall'Association of Certified Fraud Examiners (ACFE), l'83% dei professionisti del settore prevede di aggiungere l'IA generativa al proprio equipaggiamento per contrastare le frodi.
Oggi quasi un professionista antifrode su 5 (18%) conta l'IA nei propri strumenti, e un altro 32% prevede di implementare questa tecnologia entro i prossimi due anni. Stando al report, a questo ritmo l'uso di IA e ML nei programmi antifrode triplicherà entro la fine del prossimo anno.
Nonostante l'entusiasmo, l'adozione dell'intelligenza artificiale è comunque in ritardo rispetto alle aspettative: l'uso di questi strumenti è cresciuto solo del 5% dal 2019, percentuale molto inferiore rispetto al tasso previsto per il 2022 del 26%.
In compenso è aumentata costantemente l'applicazione della biometria e della robotica nei programmi antifrode: l'uso della biometria fisica è incrementato del 14% ed è in uso dal 40% dei rispondenti. Il 20% degli intervistati ha dichiarato di usare anche la robotica. Queste tecnologie vengono usate soprattutto nei servizi bancari e finanziari, con la metà di essi che usa la biometria fisica (51%) e un terzo che sfrutta la robotica (33%).
"Il grande interesse per le tecniche avanzate di analytics, contrapposto a tassi di adozione molto più modesti, dimostra la complessità di scaling del ciclo di vita dell'IA e degli analytics" ha commentato Stu Bradley, Senior Vice President di Risk, Fraud and Compliance Solutions di SAS.
Secondo lo studio di SAS è difficile dire se ci sarà effettivamente un "boom" dell'adozione dell'IA generativa nei sistemi antifrode, ma le organizzazioni dovrebbero integrare questa tecnologie con più rapidità per ottenere vantaggi concreti.
"L'intelligenza artificiale generativa ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, quindi non sorprende che le organizzazioni la stiano incorporando nelle loro iniziative antifrode" ha dichiarato il Research Director dell’ACFE, Mason Wilder.
"Come società, stiamo ancora imparando a conoscere tutti i vantaggi e gli svantaggi dell'utilizzo di questa tecnologia, ma sempre più organizzazioni stanno iniziando a fare il primo passo. Sarà interessante vedere quanto rapidamente avverrà l'adozione, sia all'interno che all'esterno del luogo di lavoro, oltre al fatto che la tecnologia continuerà a diventare sempre più avanzata con il passare del tempo" ha concluso Wilder.