L'intelligenza artificiale ha fatto nascere non poche preoccupazioni, legate per la maggior parte all'eticità dei risultati prodotti e soprattutto alla sicurezza e alla privacy dei dati.
Molte imprese, spaventate dai rischi dell'IA generativa, hanno deciso di proibire l'uso dell'intelligenza artificiale ai propri dipendenti, o comunque di limitarne alcune funzionalità.
Secondo Josh Sun, fondatore e CEO di Spring Labs, questo approccio non solo non è utile, ma causa grossi problemi al business.
Non c'è dubbio che i rischi di privacy esistano e siano anche gravi: come riporta Sun, tanti dipendenti continuano a condividere con gli strumenti di IA dati privati della propria azienda, come codice proprietario o informazioni sui clienti, violando la loro privacy.
Il rischio è non solo di venire multati per la violazione delle leggi di privacy, ma anche di esporre sul web dati sensibili di consumatori e partner: molti attaccanti stanno sfruttando l'imprudenza dei dipendenti per sottrarre informazioni sensibili e rivenderle sul web.
C'è poi da considerare il problema legato al copyright dei dati condivisi coi chatbot: le compagnie dietro gli assistenti di IA generativa potrebbero usare le informazioni condivise col chatbot per addestrare i modelli senza pagare i diritti agli autori originali.
Gestire i rischi dell'IA generativa
Secondo un'indagine di BlackBerry, il 75% delle organizzazioni di tutto il mondo sta implementando delle restrizioni a ChatGPT e altre applicazioni di IA generativa, in alcuni casi bandendole definitivamente.
I rischi esistono e sarebbe da incoscienti non prenderne atto, ma proibire l'uso di questa tecnologia non è la soluzione per risolverli.
Che l'IA porti numerosi benefici alle aziende è già stato provato più volte: le imprese che hanno integrato l'IA generativa nei loro processi hanno registrato un aumento della produttività, e di conseguenza del fatturato, un maggior coinvolgimento dei consumatori e un generale miglioramento della soddisfazione dei dipendenti.
I sistemi di IA sono essenziali per rimanere al passo con l'innovazione e ottenere un vantaggio sui competitor del mercato.
Ma è possibile gestire i rischi di questi tool senza rinunciare ai benefici? La risposta è sì, ma è indispensabile seguire alcuni accorgimenti.
Prima di tutto, è necessario educare i dipendenti all'uso corretto dei sistemi di IA generativa. Gli utenti vanno formati sui rischi della condivisione di dati sensibili per evitare che inseriscano informazioni aziendali. Come riporta Sun, oggi solo una piccola parte dei dipendenti ha ricevuto una formazione adeguata sull'IA; investire su corsi d'aggiornamento è il primo passo per risolvere gran parte dei rischi dell'IA.
Le aziende possono anche scegliere di installare dei tool di protezione client-side in grado di individuare la presenza di dati sensibili negli input utente e bloccare l'invio del messaggio, o eventualmente manipolarne il contenuto per oscurare le informazioni aziendali.
Molte compagnie di IA offrono account enterprise pensati per le aziende, con protezioni specifiche per la privacy dei dati; le imprese possono usare questo servizio aggiuntivo per avere più tutele per la condivisione di dati sensibili.
Se è vero che le istituzioni hanno la responsabilità di definire leggi e framework per lo sviluppo e l'uso responsabile dell'IA, gran parte dei rischi può essere risolta o perlomeno contenuta educando gli utenti e aggiornando le protezioni aziendali.
Nonostante i pericoli che comporta, l'IA generativa ha il potenziale per migliorare la vita di tutti i giorni; ignorarla o rifiutarla sarebbe un errore fatale per le imprese che vogliono innovare e distinguersi sul mercato.