Il mercato europeo del software continua a crescere nonostante l’instabilità economica che dilaga ormai da più di un anno: a dirlo è l’ultima indagine di IDC che ha evidenziato una crescita totale del 15% per le spese nel software dal 2021 al 2022.
Il settore dell’intelligenza artificiale ha registrato la crescita maggiore e più veloce nel 2022: gli investimenti sono aumentati del 37% annuo.
Sono aumentate anche le spese per gli strumenti per il ciclo di vita e la qualità del software. Le imprese hanno inoltre investito sulla sicurezza applicativa per rafforzare la protezione contro le minacce crescenti.
Le organizzazioni europee hanno necessità di investire sull’innovazione per essere resilienti e capaci di affrontare le moderne sfide di business.
"L'automazione e la sicurezza sono al centro dell’abilitazione tecnologica" ha affermato Tom Vavra, responsabile del Data and Analytics Team presso IDC European Software. "L’intelligenza artificiale permette ai lavoratori di creare e produrre in nuovi modi più creativi, mentre la sicurezza è il fondamento che consente di introdurla nelle realtà enterprise".
Alcuni settori del software, come le applicazioni ingegneristiche e quelle per la gestione della supply chain. hanno vissuto un’ottima ripresa dopo la recessione del periodo pandemico; il secondo, in particolare, ha raddoppiato il proprio tasso di crescita rispetto al 2021.
Risultati molto diversi invece per i software collaborativi e di gestione del flusso di lavoro: la richiesta di questi strumenti ha subito un importante calo nel 2022.
La necessità di adottare nuove tecnologie digitali e di automazione ha portato le imprese a investire su strumenti per ottimizzare le attività e ridurre i costi. Secondo Ondrej Plachy, senior research analyst presso IDC European Software, le aziende hanno rivalutato le priorità interne e si sono concentrate sul ridurre le complessità di sviluppo e gestione.