La diffusione dell'IA generativa ha portato governi e istituzioni a interrogarsi sulle implicazioni etiche, di privacy e di proprietà intellettuale relative ai dati e ai risultati dei modelli.
Ciò che ne è derivato è un insieme di norme, ancora non del tutto definite, a cui le big tech devono rispondere, pena implicazioni legali anche piuttosto pesanti.
OpenAI negli ultimi mesi ha quasi raddoppiato la propria squadra di legali, spiega Maria Dinzeo, e la stessa cosa hanno fatto Amazon, Google, Microsoft e la Federal Trade Commission, la quale ha un'indagine ancora aperta sulla sicurezza di ChatGPT e sulla tendenza del chatbot a generare informazioni false.
Dal momento che è stato ChatGPT a scatenare la rivoluzione tecnologica, tutti gli occhi sono puntati su OpenAI e sulla sua capacità di rispondere alle cause legali e uscirne vincitrice; per questo la firma tech sta assumendo sempre più avvocati ed esperti legali, spesso "sottraendoli" alle altre firme.
Queste figure si dicono entusiaste di affrontare problemi nuovi e complessi e di collaborare con una realtà come OpenAI. Adam Kovacevich, fondatore e CEO della Camera del Progresso statunitense a rappresentanza delle aziende tecnologiche, è convinto che molti legali vedano come un'opportunità la possibilità di lavorare a problemi nuovi e dalle implicazioni inesplorate.
E di lavoro ce ne sarà da fare: oltre alle cause già in atto, molte delle quali class action di artisti che si sono visti violare la proprietà intellettuale, i legali dovranno vedersela con quelle dei prossimi anni e con le stringenti regolamentazioni imposte dai governi.
Man mano che le capacità dei modelli generativi aumenteranno, lo stesso faranno le sfide legali. Gli avvocati dovranno collaborare con esperti di sicurezza e privacy per guidare lo sviluppo delle nuove soluzioni tecnologiche in modo che, di fronte alle nuove opportunità di business, le imprese non si trovino ad affrontare conseguenze legali.
Più che sul campo tecnologico, la battaglia per l'IA si sta combattendo sul campo legale, con gli avvocati che avranno un bel da fare a muoversi in un mondo ancora confuso e poco esplorato.
Il vero vantaggio competitivo sarà garantito dalla capacità delle imprese non solo di innovare, ma anche di mettere in campo esperti di privacy, diritto d'autore e normative.