Nel corso dei decenni sono state tante le tecnologie che portavano con sé grandi promesse di cambiamento, ma molte realtà di diversi settori si sono lasciate sfuggire, volontariamente o meno, l'occasione di integrarle ed eliminare le efficienze operative.
Secondo David Parker, responsabile della divisione Financial Services di Accenture, l'intelligenza artificiale generativa ha il potenziale di sbloccare molti settori e in qualche modo "costringerli" ad abbracciare l'innovazione; ciò è vero in particolare per i servizi finanziari, da sempre caratterizzati da un forte conservatorismo.
Banche e assicurazioni sono scettiche quando si tratta di lavorare con l'intelligenza artificiale generativa, ma nell'ultimo periodo si sono trovate costrette a integrarla nei processi, chi in modo più esteso chi in maniera minore.
Parker individua in tal senso tre categorie principali in cui ricadono le organizzazioni: la prima è composta da chi non è ancora del tutto convinto della tecnologia, ma sta cominciando a muovere i primi passi per non rimanere indietro rispetto alla concorrenza; la seconda è formata da chi ha cominciato a mettere in campo dei progetti, anche se dai confini piuttosto ristretti a causa della paura per i rischi dell'IA; infine, nel terzo gruppo ci sono coloro che hanno riconosciuto il vero potenziale trasformativo della tecnologia e, in quanto tale, stanno rinnovando i propri processi per adottare l'IA in modo esteso.
Oggi ci sono ancora poche banche e assicurazioni che fanno parte di quest'ultima categoria, ma, spiega Parker, sono le realtà che hanno le maggiori possibilità di brillare sul mercato.
Queste organizzazioni vanno oltre le semplici sperimentazioni e lavorano per garantire un uso responsabile dell'IA, per limitarne i rischi e per accelerarne l'adozione sicura. Il loro è un approccio olistico che mira a ricostituire l'intera cultura aziendale per renderla pronta al cambiamento, al contrario di chi, nelle altre due categorie, si limita a sfruttare i vantaggi immediati della tecnologia senza avere una visione chiara di come integrarla nei processi core.
Avere visibilità sugli usi che si intendono fare dell'IA generativa significa superare in modo più semplice gli ostacoli e ridare nuovo valore all'intera supply chain.
Parker porta come esempio di successo quello della National Australia Bank (NAB): l'organizzazione ha definito un team specializzato nell'IA generativa per supportare i leader di business con l'esperienza necessaria ad accelerare la sperimentazione e l'adozione della tecnologia.
Nel dettaglio, NAB ha realizzato una piattaforma completa di tutte le funzionalità per il controllo di rischi e la garanzia di sicurezza legata indissolubilmente alla strategia di business. La piattaforma dà priorità a tutti quei casi d'uso che consentono di massimizzare la qualità del customer service e migliorare la produttività.
L'IA generativa dà la possibilità alle organizzazioni di rinnovare la propria componente digitale e migliorare i servizi, soprattutto nell'ottica di fornire assistenza completa e personalizzata ai propri clienti. Banche e assicurazioni possono modificare profondamente il rapporto coi propri clienti ed essere in grado di soddisfare i loro bisogni.
Vista la velocità con cui la tecnologia evolve, il gap tra coloro che hanno già adottato l'IA generativa e chi invece non lo ha ancora fatto aumenterà sempre più in fretta. I rischi oggettivi e la difficoltà di trasformare il business non devono fermare le organizzazioni dall'abbracciare l'innovazione per ottenere un vantaggio decisivo sul mercato.