Opinioni L'IA è pronta a scuotere il mondo tech
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10/01/2024

Secondo Nicholas Charriere, ingegnere e imprenditore, nel 2024 l'IA cambierà radicalmente il mondo della tecnologia.

L'IA è pronta a scuotere il mondo tech

Il 2023 è stato l'anno dell'IA generativa: dal rilascio di ChatGPT a fine 2022, il progresso della tecnologia non si è mai arrestato e, anzi, ha aumentato la sua velocità sempre di più. È normale quindi pensare che il 2024 ci riserverà nuove sorprese e che le rivoluzioni di cui si è tanto discusso durante l'anno appena passato diventeranno realtà.

Cosa ci attende davvero dall'innovazione e quali saranno le tendenze più diffuse nel mondo dell'intelligenza artificiale? Nicholas Charriere, ingegnere e imprenditore, ha condiviso le sue previsioni sull'evoluzione dell'IA nel 2024 e su come potrebbe cambiare l'economia dell'intero settore tech. 

Il mondo dello sviluppo software prediligerà i ruoli di design

Charriere prevede che con la diffusione di strumenti di supporto allo sviluppo, il codice diventerà una commodity, un bene comune a cui tutti potranno accedere. 

Pur non riuscendo a scrivere porzioni complesse di codice in autonomia e necessitando comunque di un monitoraggio esperto, i sistemi di IA aumenteranno notevolmente la produttività, arrivando fino a 10 volte tanto se gli sviluppatori saranno in grado di usarli; ciò contribuirà quindi a una sorta di "mercificazione" dello sviluppo software, perlomeno ai livelli più basici. 

A quel punto a fare la differenza sarà la capacità di ingegnerizzare un software di alta qualità, seguendo un processo di design attento. Secondo Charriere l'industria dello sviluppo si ribilancerà per dare più importanza a skill di progettazione, portando maggiore enfasi anche su ruoli quali i product manager gli UI/UX designer.

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intelligenza artificiale

Vista la presunta facilità con la quale uno sviluppatore potrà creare un'applicazione, Charriere anticipa un forte scossone nel mercato del lavoro degli ingegneri: le aziende diventeranno più "snelle", con team meno numerosi, e la richiesta di sviluppatori, ora molto elevata, potrebbe invertire la sua corsa. 

Difficile immaginare un cambiamento così grande, perlomeno nel breve periodo, ma è indubbio che i copiloti intelligenti di sviluppo diventeranno sempre più comuni e strumenti da usare nel quotidiano.

Modelli a misura di dispositivi consumer

Tra le novità del 2024 si confermerà anche la tendenza a sviluppare modelli più piccoli ed efficienti che potranno essere eseguiti sui dispositivi consumer. L'obiettivo delle organizzazioni è quello di offrire ai propri utenti modelli orientati alla privacy, a bassa latenza e con costi ottimizzati, addestrati su uno specifico task. 

Questo trend porterà al miglioramento e alla diffusione di esperienze che si basano sulla computazione real-time, come la traduzione istantanea o le applicazioni di realtà aumentata. Secondo Charriere, entro la fine del 2024 la maggior parte degli utenti sarà in grado di eseguire modelli di IA sul proprio laptop o smartphone. 

Charriere ritiene inoltre che l'interfaccia dei chatbot per la generazione del testo cambierà: invece di ottenere la risposta parola per parola, gli utenti otterranno il testo finale solo una volta che sarà completamente elaborato; ciò consentirà di aumentare le prestazioni del chatbot e migliorare l'esperienza utente. 

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smartphone

La "rivincita" di Apple, Amazon e gli altri player

Molti si sono chiesti dove siano finiti Apple, Amazon e altri player del mercato tech: mentre l'IA continua a evolvere e compagnie come OpenAI, Microsoft e Google investono in nuovi prodotti, ci sono grandi nomi che non hanno ancora presentato al mondo innovazioni sorprendenti.

È possibile, spiega Charriere, che queste compagnie stiano aspettando il momento giusto per offrire al mercato prodotti di alta qualità e potenzialmente superiori a quelli attuali. In effetti la corsa all'IA non si è rivelata sempre soddisfacente negli altri casi, e sono stati fatti diversi scivoloni prima di riuscire a mettere in commercio soluzioni e assistenti di IA validi. 

Le big tech non saranno le uniche a cercare di imporsi sul mercato: aziende come Disney o Nike che possiedono grandi quantità di dati hanno l'opportunità unica di sfruttare le nuove tecnologie per creare esperienze personalizzate e coinvolgenti per i loro clienti, portando l'intrattenimento a un livello superiore.

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Le startup inonderanno il mercato

Vista la maggiore accessibilità delle tecnologie di intelligenza artificiale, le startup riusciranno a operare in modo più semplice, sperimentando nuove soluzioni con più facilità.

Charriere prevede un ecosistema di giovani realtà più dinamico e innovativo, anche se questo significherà un tasso generale di fallimento più alto: poiché le barriere di ingresso all'innovazione si stanno abbassando, la concorrenza diventerà per forza di cose più intensa. 

Ciò nel lungo periodo porterà a una cultura di rapida innovazione che favorirà soprattutto i consumatori, i quali avranno a disposizione una scelta più ampia di prodotti.

"Prevedo che vedremo nascere molte piccole startup" afferma Charrier. "Molte falliranno, ma alcune avranno successo e quelle che falliranno potranno farlo a basso costo".

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L'hardware basato su IA è destinato a fallire

Alcune aziende hanno presentato hardware innovativi pensati per l'IA, e altre stanno lavorando a dispositivi simili. Il problema, secondo Charriere, è che difficilmente gli utenti riusciranno ad affiancare il proprio smartphone a un device aggiuntivo.

Gli smartphone possiedono già tutti i dati e le preferenze degli utenti, quindi la cosa più saggia sarebbe potenziare i dispositivi esistenti puntando sull'ottimizzazione per l'IA. Charriere prevede che i dispositivi non smartphone per l'intelligenza artificiale falliranno, e che, al contrario, il dispositivo IA del futuro sarà un normale iPhone o Android con chip GPU dedicato all'IA.

Ci sono grandi aspettative nei confronti dell'intelligenza artificiale: visti i progressi repentini del 2023, il nuovo anno non potrà essere da meno. Difficile dire chi tra i grandi player dominerà sugli altri, ma una cosa è certa: a beneficiare del progresso saranno ancora una volta i consumatori.

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