Google ha introdotto nuove funzionalità e piani d'utilizzo per i suoi servizi cloud per rispondere alle nuove esigenze delle aziende e offrire più flessibilità. Lo ha comunicato l'azienda in un post sul blog, presentando nuovi programmi per i clienti che sceglieranno i servizi del suo cloud.
Flex Agreements per un'adozione senza impegno
Spesso i piani di adozione pluriennale sono un problema per le aziende che non hanno una visione chiara di quanto sarà l'utilizzo effettivo del cloud. Ciò frena molte realtà nel passare al cloud; per questo Google ha introdotto il piano Flex Agreements, che permette ai clienti di utilizzare i servizi dell'azienda senza specificare in anticipo i consumi previsti.
Le imprese avranno comunque accesso a tutta una serie di incentivi e sconti basati sui consumi mensili. Con questa scelta Google mira a rimuovere quelle difficoltà e barriere che possono in qualche modo rallentare l'adozione del cloud da parte delle aziende.
Flessibilità nella scelta delle funzionalità
Flessibilità continuerà a essere la parola d'ordine per i servizi cloud di Google nel 2023: l'azienda aveva già inserito la flessibilità contrattuale, che offre prezzi scontati in cambio di un livello minimo di utilizzo delle risorse.
A breve Google introdurrà anche la possibilità di scegliere le feature del cloud in base alla complessità dei requisiti di business e allo stadio di adozione della tecnologia. L'azienda presenterà nuovi piani di adozione del cloud nei prossimi mesi, ognuno con feature diverse per permettere alle aziende di ottimizzare le spese scegliendo solo i servizi di cui ha bisogno.
Saranno tre i piani tra cui scegliere: lo Standard, l'Enterprise e l'Enterprise Plus. Il primo conterrà le funzionalità essenziali per supportare i processi core; il secondo offrirà funzionalità aggiuntive e un maggiore livello di scalabilità e flessibilità; il terzo aggiunge agli altri due il supporto multi-region, il disaster recovery e failover regionale e un livello di sicurezza avanzato.
Più supporto allo scaling automatico
Google ha deciso infine di migliorare le funzionalità di autoscaling dei sistemi per rispondere alle necessità operative in real-time e on-demand; ciò garantisce alle aziende consumi ridotti, costi minori dell'infrastruttura e una gestione più semplice delle risorse.
L'azienda ha introdotto ulteriori feature quali Cluster Autoscaler, Horizontal e Vertical Pod Autoscaling, e Node Auto-Provisioning per il Kubernetes Engine, utilizzato nello sviluppo di applicazioni sul cloud. Funzionalità simili saranno aggiunte a BigQuery, il data warehouse su cloud che integra machine learning e BI.
Sempre più aziende stanno migrando al cloud riconoscendone i vantaggi operativi e di costi. Le imprese hanno bisogno di trasformare il proprio business e digitalizzare i processi, e il cloud è la scelta migliora per realizzare questa migrazione. Google sta trasformando la sua offerta per soddisfare il bisogno di flessibilità delle imprese e supportarle nella trasformazione digitale.