Può ChatGPT dare consigli finanziari migliori di un consulente specializzato? A quanto pare sì, almeno secondo Edward Morris. L'imprenditore, attivo nel mondo della tecnologia, ha rivelato di aver investito nelle azioni di ARM seguendo una strategia basata sull'intelligenza artificiale, ovvero chiedendo aiuto esclusivamente a ChatGPT.
Il risultato? Il ritorno dell'investimento è stato del 30% quando di solito si limitava al 10%. Intervistato da Nicholas Fearn del Financial Times, Morris ha spiegato che i consulenti sono "incredibilmente costosi" e che per questo ha voluto provare l'IA come alternativa.
Vedendo i progressi fatti dalla tecnologia negli ultimi anni, l'imprenditore si è rivolto a ChatGPT chiedendogli quali investimenti sarebbero stato i migliori per lui. I consigli gli sono stati talmente utili che Morris ha collegato il tool ai propri account WhatsApp e Telegram per ottenere avvisi finanziari in qualsiasi momento.
Di fatto ciò che fa Morris è chiedere al chatbot informazioni su una compagnia su cui vorrebbe investire, quali la sua storia dalla fondazione, le attività attuali, i dettagli finanziari e qualsiasi eventuale informazione negativa su di essa.
Il chatbot, riassumendo questa conoscenza, è anche in grado di fornire una previsione di quanto potrebbero performare bene le azioni, guidando le persone a fare "investimenti consapevoli". Se prima per valutare questi aspetti potevano volerci giorni, ora con il chatbot è possibile prendere decisioni informate velocemente. "Il 99% del gioco degli investimenti è sapere se qualcosa è un buon investimento e ChatGPT sembra essere assolutamente incredibile nel creare quell'informazione e comunicarla in modi diversi" ha affermato Morris.
L'IA a supporto dei gestori patrimoniali
Non sono solo i singoli investitori a poter giovare delle capacità dell'IA, ma anche i gestori patrimoniali stessi: secondo Morris, i chatbot possono aiutarli a validare il proprio lavoro, proporgli nuove possibilità e svolgere attività ripetitive e che richiedono molto tempo come il completamente dei questionari per la profilazione di rischio dei clienti.
I gestori possono anche usare questi strumenti per aiutare i propri clienti a gestire le loro proprietà, a valutare i possibili impatti delle politiche economiche e individuare nuove opportunità di investimento specifiche per ogni settore.
È chiaro che, come in ogni altro settore, l'IA non può prendere determinate decisioni in autonomia, soprattutto quelle ad alto rischio, ed è per questo che gli investitori meno esperti e chi si sta avvicinando a questo mondo solo ora dovrebbero comunque fare affidamento su professionisti rodati.
Ciò non toglie che proprio questi professionisti possano sfruttare i tool di IA per semplificare e velocizzare il loro lavoro, concentrandosi su task a più elevato valore. Patrick Biggs, un consulente finanziario della banca d'affari Morgan Stanley, sta già utilizzando un chatbot sviluppato dalla compagnia per cercare velocemente tra le informazioni interne e le procedure di mercato in evoluzione, riuscendo così a dedicare più tempo ai suoi clienti.
I professionisti finanziari devono temere i chatbot?
Anche in questo caso, con l'IA che sembra in grado di automatizzare qualsiasi task, non mancano le preoccupazioni legate alla possibilità che la tecnologia possa prendere il posto dei professionisti umani.
Sebbene i dubbi rimangano, molti ritengono che questo timore non si realizzerà e vedono che l'IA è un'opportunità che va a complementare le conoscenze umane, non a sostituirle.
I consulenti finanziari, non dovendo più dedicarsi ad attività ripetitive e time-consuming, possono costruire relazioni di valore con i propri clienti e rendere i servizi finanziari più accessibili. Le banche d'affari stesse possono usare i chatbot per fornire assistenza continua ai clienti e non lasciarli mai da soli nei loro percorsi d'investimento.
L'IA può essere usata inoltre per analizzare grandi volumi di dati relativi ai clienti, riguardanti per esempio la loro storia finanziaria, i loro obiettivi e la loro tolleranza al rischio, e usare queste informazioni per elaborare piani di investimento e portafogli altamente personalizzati.
Ultimo, ma non per importanza, i sistemi di IA diventeranno fondamentali per individuare possibili frodi e analizzare l'andamento in tempo reale del mercato in modo preciso e puntuale.
L'IA non è certamente esente da errori e il rischio, come in altri casi d'uso, è che soffra di allucinazioni e consigli investimenti molto rischiosi; inoltre, i chatbot non si possono occupare di ogni comunicazione con i clienti perché mancano dell'empatia dei professionisti finanziari e non è semplice per le persone creare un rapporto di fiducia con essi.
Per questi motivi, il monitoraggio di un professionista umano è essenziale affinché l'IA sia un aiuto concreto e non provochi conseguenze negative agli investitori. I "robo-investitori", come li chiama Fearn, sembrano avere molte opportunità di fronte a sé, soprattutto se saranno in grado di imparare dalle strategie degli investitori umani più di successo e adattarle ai diversi contesti. Solo rimanendo consapevoli dei rischi, però, sarà possibile per gli investitori riuscire a sfruttare i vantaggi dell'IA a loro favore.