Tecnologia Urso: "Italia pronta per gigafactory Ue di IA"
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24/06/2025

L'Italia si candida per ospitare l'Agenzia UE sull'Intelligenza Artificiale. Presentato a Roma l'AI Hub per supportare 500mila startup africane

Urso: "Italia pronta per gigafactory Ue di IA"

La competizione globale per la supremazia nell'intelligenza artificiale ha raggiunto l'Europa, dove Bruxelles ha deciso di rispondere con una strategia ambiziosa da 20 miliardi di euro. Nel centro di questa partita si trova l'Italia, che secondo il ministro delle Imprese Adolfo Urso è pronta a candidarsi per ospitare una delle quattro gigafactory europee dedicate all'AI. Una mossa che potrebbe posizionare il Paese come hub tecnologico continentale, sfruttando le competenze già sviluppate attraverso progetti come il supercomputer Leonardo di Bologna.

La risposta europea alla sfida tecnologica globale

L'AI Continent Action Plan lanciato dalla Commissione Europea lo scorso aprile rappresenta una dichiarazione di indipendenza tecnologica. Come ha spiegato la vicepresidente Henna Virkkunen durante la presentazione del 9 aprile, l'Europa dispone di talenti e startup innovative, ma manca della potenza di calcolo necessaria per competere con Stati Uniti e Cina. Il piano si sviluppa attraverso cinque pilastri strategici: sviluppo delle infrastrutture, gestione di dati e cloud, implementazione nei settori chiave, ricerca avanzata e conformità con l'AI Act approvato nel 2024.

La strategia prevede la creazione di un ecosistema integrato di AI Factories e Gigafactories, con investimenti che raggiungeranno i 10 miliardi di euro entro il 2027. Le prime 13 AI Factories sono già state selezionate e saranno operative entro il 2025, mentre le Gigafactories rappresentano il livello superiore di questa gerarchia tecnologica.

L'Italia in prima linea con Leonardo e IT4LIA

L'Europa deve trovare la sua terza via nell'intelligenza artificiale

Il nostro Paese partecipa a questa corsa attraverso IT4LIA, progetto del consorzio Cineca che gestisce Leonardo, attualmente il nono supercomputer più potente al mondo. Situato nel Tecnopolo Dama di Bologna, secondo la Regione Emilia-Romagna questo progetto mobiliterà circa 2 miliardi di euro di investimenti. Il sistema sarà ulteriormente potenziato nel biennio 2025-2026 con l'integrazione di nuove macchine ancora più performanti.

IT4LIA si concentra su sei settori strategici: agritech, cybersecurity, scienze della terra, sanità, educazione e finanza. Questa specializzazione settoriale riflette l'approccio italiano di coniugare innovazione tecnologica e applicazioni concrete per l'economia reale.

Gigafactory: il salto dimensionale dell'AI europea

Le Gigafactories rappresentano un salto qualitativo rispetto alle AI Factories standard. Mentre queste ultime dispongono di circa 25.000 processori avanzati, le Gigafactories potranno arrivare fino a 100.000 unità di elaborazione. La Commissione Europea ha annunciato l'apertura delle manifestazioni di interesse, con una call ufficiale prevista nel quarto trimestre del 2025.

Il modello di finanziamento seguirà la formula del partenariato pubblico-privato, con investimenti condivisi tra la Commissione e gli Stati membri ospitanti. Per l'Italia, come ha sottolineato Urso, si tratta di un'opportunità per consolidare la leadership tecnologica nazionale: "Il nostro governo ha lavorato per il regolamento comunitario, il trilaterale tra Francia, Germania e Italia si è tenuto nel mio dicastero nell'ottobre 2023".

Un miliardo per le startup italiane

La strategia italiana non si limita alle infrastrutture di calcolo. Attualmente il Parlamento sta esaminando un disegno di legge che destina oltre un miliardo di euro alle startup italiane specializzate in intelligenza artificiale. Come ha evidenziato il ministro Urso, l'obiettivo è sviluppare una "terza via europea" che si distingua dall'approccio americano e cinese, mantenendo "il cittadino al centro dello sviluppo".

L'AI Hub per l'Africa: la dimensione internazionale

Parallelamente alla competizione europea, l'Italia sta sviluppando una strategia di cooperazione internazionale attraverso l'AI Hub per lo sviluppo sostenibile, che sarà lanciato ufficialmente il 20 giugno a Roma. Questa iniziativa, promossa nell'ambito della presidenza italiana del G7 in collaborazione con l'UNDP, mira a trasformare l'ecosistema dell'intelligenza artificiale nei 14 Paesi africani coinvolti nel Piano Mattei.

Il progetto ha già raccolto 35 manifestazioni di interesse dal settore privato e si pone obiettivi ambiziosi entro il 2028: favorire fino a 10 investimenti esterni, sostenere 500mila startup africane e stabilire tra 30 e 50 partenariati ad alto impatto. Come ha sottolineato Marcos Neto dell'UNDP, l'Africa ha accesso a meno del 2% della capacità globale dei data center, una disparità che potrebbe aumentare senza interventi mirati.

L'AI Hub si articola in quattro iniziative prioritarie: una piattaforma digitale per innovatori africani, la Coalizione Africa Green Compute per infrastrutture sostenibili, il Programma Compute Accelerator per supportare 160 progetti AI africani, e il Programma AI Infrastructure Builder per sviluppare 3-5 costruttori di infrastrutture strategiche.

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