Tecnologia Trump salva i sogni nucleari di Bill Gates
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21/07/2025

Il cofondatore di Microsoft tira un sospiro di sollievo in un'intervista a Cipher News, poco prima della chiusura della testata giornalistica.

Trump salva i sogni nucleari di Bill Gates

Il magnate della tecnologia Bill Gates ha recentemente rivelato di essere meno preoccupato del previsto riguardo ai tagli alle energie rinnovabili contenuti nel disegno di legge sul bilancio di Trump. Il motivo della sua tranquillità non risiede tanto nell'amore per l'ambiente, quanto negli incentivi nucleari che sono rimasti intatti e che potrebbero favorire la sua ambiziosa startup TerraPower. Mentre la maggior parte degli americani comuni dovrà fare a meno dei crediti d'imposta per pannelli solari, eolico e veicoli elettrici, il settore nucleare continua a godere di sostegno federale.

L'intelligenza artificiale affamata di energia

La strategia di Gates si basa su una previsione tanto semplice quanto redditizia: la domanda globale di elettricità aumenterà del 10% in un periodo non specificato, trainata principalmente dall'esplosione dell'intelligenza artificiale. "Le persone dell'AI stanno inseguendo flussi di profitto che lasciano senza fiato", ha dichiarato il fondatore di Microsoft in un'intervista a Cipher News. I data center, vere e proprie centrali energetiche del futuro digitale, rappresentano praticamente tutta la domanda attuale di TerraPower negli Stati Uniti.

Secondo Gates, l'industria dell'AI "riempirà il nostro portafoglio ordini per le prime 10-20 unità". Una previsione ottimistica che fa eco alle mosse di giganti tecnologici come Amazon, Meta e Google, che si sono impegnati a triplicare la capacità nucleare entro il 2050.

La scommessa sui reattori modulari

TerraPower sta sviluppando un reattore nucleare modulare raffreddato a sodio, una tecnologia che sulla carta promette di rivoluzionare il settore energetico. Il design, tuttavia, non è mai stato testato nel mondo reale né certificato dalla Nuclear Regulatory Commission americana. Questo dettaglio non ha impedito a Nvidia di investire 650 milioni di dollari nella società, nonostante non ci siano segni che il reattore sarà operativo prima della fine del decennio.

"Viviamo in un ambiente molto incerto"

L'unico impianto in costruzione si trova nel Wyoming, ma i lavori riguardano solo le parti non nucleari e hanno subito ritardi a causa della mancanza di combustibile disponibile e dell'assenza di certificazione del design del reattore. La situazione diventa ancora più complessa considerando che alcuni componenti del reattore arriveranno dall'estero, con Gates che si interroga sull'impatto dei dazi: "È una tariffa dello 0% o, non lo so, del 40%?"

Contratti senza reattori funzionanti

Nonostante le incertezze tecniche e normative, TerraPower ha già iniziato a corteggiare potenziali clienti. L'azienda ha firmato un memorandum d'intesa non vincolante con Sabey Data Centers, con sede nello stato di Washington, per esplorare l'installazione dei suoi reattori presso i siti attuali e futuri di data center. Un accordo che, ovviamente, presuppone l'esistenza di reattori funzionanti.

Il sito web della Nuclear Regulatory Commission indica che sono in corso "interazioni pre-applicative" per il design del Molten Chloride Fast Reactor (MCFR) di TerraPower e "attività pre-applicative" per il design Natrium. Tempi e certezze rimangono nebulosi, ma Gates sembra convinto che il nucleare rappresenti una delle poche fonti di energia a zero emissioni di carbonio rimaste in gioco sotto l'amministrazione Trump.

La strategia di Gates appare tanto audace quanto rischiosa: costruire un business plan attorno a una tecnologia non ancora testata, per un mercato in rapida espansione, in un contesto politico e normativo in continua evoluzione. Il tempo dirà se la sua scommessa sul nucleare del futuro si rivelerà vincente o se rimarrà solo un'altra promessa tecnologica irrealizzata.

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