L'avvento dell'intelligenza artificiale ha dato il via a un'ondata inarrestabile di modernizzazione degli ambienti IT da parte delle aziende. Dopo anni di stallo, le imprese hanno compreso l'importanza di digitalizzarsi e hanno dato il via a percorsi di trasformazione anche profonda.
Non tutte, però, riescono nell'impresa, anzi: il tasso di successo dei percorsi di trasformazione digitale rimane ancora piuttosto basso. I motivi dietro il fallimento sono da attribuire in gran parte alla sottostima del tempo e dello scope di progetto, a un'errata gestione del cambiamento e una supervisione inadeguata dell'implementazione delle nuove tecnologie.
Non mancano comunque i casi di successo, come quello di Starbucks: Noah Barsky, professore presso la Villanova University School of Business, spiega che la compagnia è riuscita a sfruttare la tecnologie per aumentare il fatturato e il vantaggio competitivo sul mercato.
Lo scorso novembre Starbucks ha annunciato la sua strategia "Triple Shot Reinvention" con la quale ha confermato le tre priorità del brand: migliorare l'esperienza negli store, espandersi globalmente e soprattutto rafforzare e scalare la propria presenza digitale, aumentando le collaborazioni tecnologiche per migliorare l'esperienza di partner e consumatori.
"Starbucks ha rapporti diretti e digitali con centinaia di milioni di clienti" ha affermato Brady Brewer, vicepresidente esecutivo e direttore marketing della compagnia. "La nostra ambizione è conoscere ogni cliente, personalizzare la sua esperienza e rendere Starbucks semplice. Abbiamo una roadmap chiara e convincente, l'accelerazione è già cominciata e amplieremo la nostra leadership digitale a livello globale".
E così è stato: le iniziative digitali hanno consentito all'azienda di raggiungere nuovi clienti e rafforzare il rapporto con quelli già acquisiti. Barsky riporta che, stando ai dati relativi al Q1 2024, i consumatori hanno speso un totale di 3.6 miliardi di dollari sull'applicazione e per le gift card, mentre la funzionalità Order & Pay per mobile ha rappresentato il 30% di tutte le transazioni.
Starbucks ha annunciato inoltre tre nuove collaborazioni tecnologiche per rafforzare il proprio comparto digitale, affidandosi a compagnie leader sul mercato. L'azienda ha esteso la partnership con Microsoft per introdurre nuove capacità di IA generativa per migliorare il processo di sviluppo dei prodotti e della definizione di esperienze personalizzate.
La compagnia ha inoltre annunciato una collaborazione con Apple introducendo i suoi prodotti nel primo Green Apron Innovation store, un luogo dove sperimentare e perfezionare le sue applicazioni.
Infine, l'azienda sta lavorando con Amazon per rinnovare l'esperienza in-store con Just Walk Out, tecnologia che consente di fare shopping senza passare per le casse.
La tecnologia è essenziale nella strategia di Starbucks: con più del 22% delle vendite globali che provengono da canali digitali, è fondamentale investire in collaborazioni tecnologiche per offrire ai consumatori esperienze su misura che tengano conto delle esigenze del singolo.
Deb Hall Levefre, CTO di Starbucks, ha specificato che nei piani di modernizzazione dello stack tecnologico c'è anche l'estensione di Deep Brew, una piattaforma proprietaria di IA predittiva che consente alla compagnia di sfruttare i dati per innovare e offrire esperienze personalizzate ai clienti, oltre che a gestire efficientemente gli store.
Starbucks è riuscita a sfruttare la tecnologia a sua vantaggio, arricchendosi di collaborazioni di valore che massimizzano i suoi investimenti digitali. La strategia tecnologica della compagnia ha messo al centro l'esperienza dei consumatori, confermando la leadership del marchio in tutto il mondo.