L'intelligenza artificiale generativa sta crescendo in maniera esponenziale negli ultimi tempi. Strumenti come StableDiffusion e Dall-E2 stanno conquistando il web, seguiti da nuovi tool generativi.
Se da una parte questo consente a tutti di creare delle piccole opere senza avere particolari conoscenze, dall'altra ci si chiede: "Che cosa succederà al web quando tutti cominceranno a produrre arte con l'IA?"
Il rischio su cui si sta discutendo è la progressiva scomparsa di opere "reali" a favore di quelle generate in cui, di umano, c'è soltanto l'input testuale e poco più. È chiaro che rimarranno comunque artisti che preferiranno usare le loro capacità per creare arte, ma avendo questi tool aperto l'accesso a tutti, si prevede che il web venga "inondato" da opere di IA.
Molte persone creano contenuti non per offrire qualcosa di utile o pratico, ma solo per il gusto di farlo. Strumenti come l'IA generativa, applicata in qualsiasi ambito e non solo nel text-to-image, semplificano attività che prima erano destinate solo a chi era in grado di eseguirle.
Perché questo potrebbe essere un problema? Di per sé l'IA generativa, quando non è usata per scopi "ostili", non è negativa. La questione è che, avendo tutti accesso con facilità agli strumenti, il web potrebbe riempirsi di opere di bassa qualità, generate solo per divertimento, che andrebbero a oscurare quelle davvero di valore.
Il web è già pieno di informazione superflua, in qualsiasi forma. Siamo letteralmente sommersi di conoscenza, molta di questa inutile, e il rischio è che le informazioni realmente funzionali si perdano nel marasma del web. Questo scenario sta già accadendo, e l'IA generativa potrebbe peggiorare la situazione.
Ad oggi si contano più di 2 miliardi e mezzo di immagini "sintetiche", tutte create negli ultimi 6 mesi. Il trend sembra ancora in crescita e, se dovesse continuare così, per il 2027 si arriverebbe a più di 2 trilioni di immagini.
Molti artisti sfruttano la potenza dell'IA generativa per supportare il loro processo creativo, e questo è sicuramente un enorme punto di forza. Il problema nasce nel momento in cui i loro contenuti si perdono nell'oceano del web insieme a quelli di bassa qualità, che saranno in numero sempre maggiore.
Di fronte a questo scenario così negativo bisogna però considerare che molte persone potrebbero annoiarsi dopo qualche utilizzo dei tool generativi. Se è vero che gli strumenti continueranno a migliorarsi e offrire più funzionalità, è probabile che raggiungeranno un punto di stallo in cui ci saranno feature complesse utilizzabili solo dagli esperti.
Ciò che ora può essere considerata alla stregua di una moda potrebbe, in un futuro neanche troppo lontano, perdere il suo fascino e rimanere come supporto dei veri artisti.