Ogni organizzazione per avere successo deve costruire una rete solida di partner di fiducia che possano supportarla nell'affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.
Questo è vero anche e soprattutto per quelle realtà che vogliono integrare iniziative di intelligenza artificiale nei loro processi e scalare le capacità di business per ottenere risultati sempre migliori.
Bernard Marr, autore per Forbes, ha sottolineato l'importanza di costruire un ecosistema di collaboratori altamente specializzati per cogliere i benefici delle nuove tecnologie minimizzando i rischi.
Uno dei problemi principali che rallenta l'adozione dell'intelligenza artificiale è la carenza di competenze interne, sia per la messa in funzione dei sistemi che per la gestione dei dati.
Le imprese devono anche preoccuparsi di rispettare le policy di sicurezza e privacy, e soprattutto spesso hanno a che fare con una certa resistenza da parte dei dipendenti o del team di management nei confronti dell'IA.
Tutte queste difficoltà possono essere affrontate e superate solo grazie a partnership di valore e durature che mettano a disposizione conoscenze e risorse per favorire l'innovazione.
Esempi di successo
Marr cita alcuni casi di successo, in primis l'ecosistema di IBM di cui fanno parte system e technology integrator, consulenti e vendor di software; ognuno di loro svolge un preciso ruolo e mette a disposizione risorse per creare strategie robuste e guidare i cambiamenti aziendali.
Grazie a una stretta collaborazione, IBM e SAP hanno integrato WatsonX direttamente nella homepage di SAP Start, il servizio cloud della compagnia, per permettere agli utenti di usare il linguaggio naturale per accedere alla suite di applicazioni cloud.
IBM ha inoltre stretto una collaborazione con la NASA per democratizzare l'accesso ai dati geospaziali collezionati dai satelliti dell'agenzia. La compagnia IT ha sviluppato il primo modello open-source di IA costruito sui dati della NASA e ha aiutato l'agenzia a monitorare fenomeni come la deforestazione, l'emissione di gas serra e a prevedere la resa dei raccolti.
Un altro esempio di collaborazione efficace vede protagonisti Microsoft e Wolters Kluwer, fornitore globale di soluzioni di informazione: le due compagnie hanno sviluppato un tool di IA che analizza e individua le informazioni legali di interesse per facilitare il lavoro di avvocati e altri professionisti del settore.
L'importanza dell'ecosistema di partner
Come afferma Marr, creare collaborazioni significa cogliere nuove opportunità di business che altrimenti non si sarebbero presentate.
I partner condividono conoscenza e best practice e imparano gli uni dagli altri; inoltre, entrando a far parte dei reciproci ecosistemi, possono raggiungere nuovi clienti e allargare il proprio mercato.
Grazie ai consulenti, ai fornitori e ai rivenditori della propria rete, è possibile accedere alle competenze di cui si ha bisogno per cogliere i vantaggi dell'intelligenza artificiale e crescere in maniera efficace.
Man mano che le tecnologie evolveranno, anche le partnership dovranno cambiare per implementare i nuovi casi d'uso dell'IA ed esplorare nuovi benefici con chi condivide la stessa visione e gli stessi valori.
Il concetto di "centro di eccellenza", ovvero una rete multi-partner che funge da unità centralizzata di conoscenza, diventerà sempre più popolare permettendo alle imprese di accedere alle risorse di cui hanno bisogno e condividere la propria conoscenza.
Marr riporta come esempio il centro di eccellenza IBM per l'IA generativa, una rete che comprende più di mille esperti in intelligenza artificiale alla quale i clienti possono accederei in qualsiasi momento per trarre vantaggio da nuove opportunità.
La continua diffusione dell'IA renderà gli ecosistemi di partner lo standard del progresso. Con una corretta gestione, condividere conoscenza e risorse garantirà un futuro ricco di innovazione nel campo IT.
