Le cartelle cliniche elettroniche (EMR) sono di per sé uno strumento molto utile: contengono tutti i documenti relativi allo stato di salute del paziente, i test di laboratorio a cui si è sottoposto, le diagnosi e i percorsi di cura per permettere ai professionisti sanitari di offrire la migliore assistenza clinica al paziente.
Le EMR sono però ancora poco utilizzate perché soffrono di due grossi problemi: i dati sono inaccessibili e ci vuole molto tempo per comprenderli.
Alex Waddell, CIO di Adobe Population Health Leadership, spiega che le informazioni rilevanti sono spesso nascoste da dati superflui e i medici, i quali di solito non hanno molto tempo per approfondire la storia del paziente, si perdono tra informazioni inutili.
Anche dopo aver individuato i dati pertinenti, i professionisti del settore devono comunque perdere tempo a unire la conoscenza in forma di una nota riassuntiva. Per quanto avanzato sia il sistema di EMR, dopo aver selezionato checkbox e opzioni è comunque necessario specificare nel dettaglio la problematica, il contesto e in che modo il medico si sta approcciandoo alla diagnosi.
"Questo tempo prezioso che dovrebbe essere speso con il paziente per discutere di come risolvere sfide mediche e sociali complesse, viene spesso ridotto a causa della necessità di fornire all'organizzazione una documentazione" sottolinea Waddell.
È qui che entra in gioco l'intelligenza artificiale: sfruttando le capacità di elaborazione del linguaggio naturale di questa tecnologia, è possibile accedere a una sintesi precisa della storia clinica del paziente, la quale può essere lunga mesi o anni, senza dover perdere tempo nell'analizzare i dati a disposizione.
Questo riduce notevolmente il tempo necessario ai medici per approfondire la situazione e possono dedicarsi con più calma alla visita, ascoltando le esigenze del paziente ed elaborando con lui la strategia migliore per gestire le cure.
Una volta completata la visita, l'IA può essere usata anche per analizzare le nuove informazioni, elaborare un nuovo riassunto e compilare i form richiesti: il medico deve soltanto validare il testo dell'IA ed eventualmente rifinirlo prima di aggiornare il record del paziente.
Negli ultimi anni gli EMR sono diventati sempre più completi e avanzati, ma mancano ancora di quella praticità di utilizzo a cui può sopperire l'IA. Migliorare la gestione dei record clinici con questa tecnologia può avere un impatto positivo non solo sul benessere del paziente e sulla soddisfazione dei professionisti sanitari, ma anche sui costi delle organizzazioni sanitarie, le quali possono poi rendere la sanità più accessibile a tutti.