Mercato Revolut raggiunge 75 miliardi di valutazione
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21/10/2025

Revolut conclude una raccolta fondi da 3 miliardi di dollari con una valutazione di 75 miliardi. La fintech britannica ha informato gli investitori.

Revolut raggiunge 75 miliardi di valutazione

La corsa di Revolut verso nuovi traguardi finanziari sembra non conoscere sosta. La fintech britannica sta concludendo un massiccio round di raccolta fondi da 3 miliardi di dollari che porterebbe la sua valutazione a 75 miliardi di dollari, consolidando la sua posizione di startup più preziosa d'Europa. Un balzo significativo rispetto ai 45 miliardi di dollari raggiunti appena un anno fa con l'ultima operazione di vendita di azioni secondarie.

Secondo fonti citate da Bloomberg News venerdì scorso, l'azienda ha già iniziato a comunicare agli investitori l'assegnazione delle quote azionarie. Il round si è rivelato particolarmente attraente, risultando sovrascritto, segno della fiducia che il mercato ripone nel modello di business della banca digitale.

Un'operazione in solitaria per guardare lontano

Ciò che rende ancora più interessante questa operazione è la scelta strategica di Revolut di gestirla autonomamente, senza ricorrere ai partner bancari tradizionalmente coinvolti in questo tipo di attività. Le fonti vicine alla questione indicano che i capitali raccolti serviranno principalmente per finanziare l'espansione dell'azienda in decine di nuovi mercati, un piano ambizioso per una società che già offre conti correnti, risparmi, trasferimenti internazionali di denaro, oltre a servizi di trading su criptovalute e azioni.

L'espansione globale di Revolut negli ultimi anni è stata particolarmente aggressiva, con un'attenzione speciale rivolta al mercato statunitense. Solo il mese scorso, la fintech ha lanciato un nuovo conto di risparmio ad alto rendimento negli Stati Uniti, un territorio considerato strategico per il futuro dell'azienda.

Essere una banca in ogni mercato è fondamentale, specialmente negli USA

L'ambizione americana e la questione della licenza bancaria

Sid Jajodia, CEO di Revolut per gli Stati Uniti e responsabile globale del settore bancario, ha recentemente dichiarato a Reuters che l'azienda sta valutando attivamente se acquisire una banca americana o richiedere una propria licenza bancaria nel paese. Una mossa che sottolinea quanto sia critico per Revolut ottenere lo status di banca in tutti i mercati in cui opera, particolarmente dove il business è ancora in fase di crescita.

Il terreno americano si presenta particolarmente fertile per questo tipo di espansione. La Generazione Z, cresciuta completamente nell'era digitale, sta iniziando ad accumulare reddito, risparmi e potere d'acquisto, con aspettative verso i servizi bancari che si allineano perfettamente con il DNA digitale di operatori come Revolut.

I numeri che fanno gola alle neobank

Le ricerche condotte da PYMNTS Intelligence rivelano quanto sia appetibile questo segmento demografico per il settore bancario digitale. Ben il 72% della Gen Z utilizza un portafoglio digitale almeno una volta alla settimana, mentre il 62% dichiara di considerare una neobank come proprio fornitore principale di conto corrente. Quasi il 70% di questi giovani adulti preferisce gestire la propria vita finanziaria interamente online, un approccio che gioca decisamente a favore delle banche digitali rispetto agli istituti tradizionali.

L'intelligenza artificiale entra nel portfolio

Nel frattempo, Revolut continua a diversificare la propria offerta con acquisizioni mirate. La scorsa settimana l'azienda ha annunciato l'acquisto di Swifty, una startup specializzata in un agente di viaggio basato sull'intelligenza artificiale. La tecnologia di Swifty verrà integrata nel programma fedeltà di Revolut per potenziare lo sviluppo del suo assistente finanziario alimentato dall'AI, dimostrando come la fintech intenda sfruttare le nuove tecnologie per differenziare ulteriormente la propria offerta dai competitor.

Con questa nuova iniezione di capitali, Revolut si prepara quindi a consolidare la propria leadership europea mentre accelera l'espansione internazionale, puntando su mercati strategici e sul segmento demografico più promettente per il futuro del banking digitale.

Fonte: pymnts.com

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