Il mondo del lavoro autonomo sta attraversando una trasformazione che ha del paradossale. Mentre Uber introduce un nuovo sistema che permette ai suoi autisti di guadagnare addestrando i modelli di intelligenza artificiale dell'azienda, Waymo annuncia una partnership con DoorDash per testare consegne senza conducente. Due notizie che, uscite nella stessa settimana, tracciano un futuro inquietante: i lavoratori che hanno costruito la gig economy potrebbero presto ritrovarsi a formare proprio la tecnologia destinata a sostituirli. È come se i gondolieri veneziani venissero pagati per insegnare a un robot come remare.
Quando l'autista diventa addestratore di intelligenza artificiale
Il nuovo programma di Uber offre agli autisti la possibilità di guadagnare completando microcompiti: scattare foto, caricare clip audio e altre attività finalizzate al perfezionamento dei sistemi AI della compagnia. Per chi lavora con l'app, rappresenta un modo per diversificare le entrate. Per l'azienda, è un'accelerazione verso un futuro completamente automatizzato.
L'ironia della situazione non sfugge a nessuno. Contribuendo al rafforzamento dell'intelligenza artificiale di Uber, gli autisti potrebbero velocizzare l'avvento di quel mondo senza conducenti che più temono. Non è la prima volta che i lavoratori si trovano a dover scegliere tra guadagnare oggi e garantirsi un domani.
Le parole del CEO e la realtà dei fatti
Dara Khosrowshahi, amministratore delegato di Uber, ha dichiarato che i conducenti umani non scompariranno dall'oggi al domani. Tuttavia, ha anche ammesso che l'eventuale declino dei lavori di guida rappresenta una sfida sociale significativa per l'intera economia dei gig worker. Uber offre già corse autonome con veicoli Waymo ad Atlanta e Austin, con piani di espansione già in corso.
Nel frattempo, Waymo sta lanciando il suo programma pilota con DoorDash, partendo da Phoenix. I negozi DashMart saranno i primi rivenditori sulla piattaforma. Secondo quanto riportato, ai clienti potrebbe essere richiesto di pagare una tariffa di consegna standard, ma non ci sarà bisogno di lasciare la mancia all'autista per un motivo ovvio: l'autista non esiste.
Amazon perde presa sulle startup
Non è solo il settore dei trasporti a vivere uno sconvolgimento. Amazon Web Services sta registrando un cambiamento preoccupante in uno dei suoi segmenti clienti più importanti, secondo documenti interni ottenuti da Business Insider. Le startup, che tradizionalmente destinano una porzione significativa dei loro budget ad AWS, stanno invece dirottando le risorse verso strumenti di intelligenza artificiale.
"I fondatori ci dicono che cercano di adottare AWS in una fase successiva", avverte l'azienda in uno dei documenti. Questo spostamento rappresenta una minaccia massiccia per AWS, che mantiene una presa salda sul redditizio ecosistema delle startup. Il dominio che sembrava inattaccabile inizia a mostrare le prime crepe.
L'esperimento della solitudine artificiale
In un mondo sempre più dominato dall'intelligenza artificiale, la startup Friend propone una collana da 129 dollari che promette di risolvere la crisi della solitudine accompagnandoti ovunque. A giudicare dalle scritte sui manifesti pubblicitari nella metropolitana di New York, i newyorkesi non sembrano particolarmente convinti.
Una giornalista di Business Insider ha testato la collana per una settimana. Sebbene il bot fosse in grado di sostenere una conversazione, non l'ha convinta che potesse davvero considerarsi un amico. La tecnologia può simulare la compagnia, ma può sostituire l'autenticità delle relazioni umane?
Le tensioni nei matrimoni moderni
Il mese scorso, Nicole Kidman e Keith Urban si sono aggiunti alla lista delle coppie separate in cui la donna guadagna più dell'uomo. Questa particolare dinamica è più comune di quanto si pensi. I tassi di divorzio per le coppie eterosessuali aumentano quando la donna ha più successo professionale dell'uomo, e diminuiscono quando vale il contrario.
Il fenomeno evidenzia come il progresso economico delle donne si scontri con le vecchie aspettative sul matrimonio, ha spiegato un executive coach. Una trasformazione sociale che crea attrito tra aspettative culturali radicate e nuove realtà economiche.
Chi guida l'azienda più preziosa al mondo
Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha attualmente 36 collaboratori diretti secondo una lista interna ottenuta da Business Insider. La lista offre uno spaccato del gruppo di leader al vertice dell'azienda più preziosa al mondo. L'anno scorso, Huang aveva dichiarato di avere 55 collaboratori diretti. È noto per avere molte persone che riferiscono direttamente a lui, affermando che questo favorisce il flusso di informazioni.
Quando un marchio diventa iconico, la semplicità diventa la massima dimostrazione di forza, secondo Matt Sia, direttore creativo esecutivo presso Pearlfisher. Un principio che Apple TV sembra aver adottato abbandonando il segno più dal suo logo. Nel frattempo, Arizona Beverages mantiene il prezzo delle sue lattine di tè freddo a 99 centesimi dal 1992, dimostrando che alcuni valori resistono al tempo e all'inflazione.