Il mondo della tecnologia e delle grandi fortune ha un protagonista che, nonostante i suoi 81 anni, continua a macinare record e a plasmare il futuro dell'intelligenza artificiale. Larry Ellison, cofondatore e Chief Technology Officer di Oracle, ha vissuto un 2025 da montagne russe finanziarie, con oscillazioni miliardarie che hanno fatto tremare i mercati. La sua ricchezza, attestata a 238 miliardi di dollari a dicembre 2025 secondo il Bloomberg Billionaires Index, lo colloca stabilmente tra i cinque uomini più ricchi del pianeta, in una continua battaglia con titani come Elon Musk per il primato assoluto.
Dall'isola hawaiana al trono dei miliardari
L'anno scorso ha segnato momenti di straordinaria ascesa per l'imprenditore, culminati in settembre quando la sua fortuna personale ha toccato la stratosferica cifra di 393 miliardi di dollari. Per un breve periodo, Ellison ha conquistato il titolo di uomo più ricco del mondo, grazie a un'impennata delle azioni Oracle dopo risultati trimestrali eccezionali e previsioni ottimistiche sul business cloud potenziato dall'intelligenza artificiale. Il suo patrimonio era quasi raddoppiato nel corso dell'anno.
Tuttavia, la volatilità dei mercati tecnologici non ha risparmiato nemmeno lui. Verso la fine del 2025, una perdita di 25 miliardi di dollari in un solo giorno ha ridimensionato le sue ambizioni da record mondiale, quando le azioni Oracle sono crollate dell'11% dopo risultati deludenti rispetto alle aspettative. Il 12 dicembre ha rappresentato uno dei maggiori crolli giornalieri di patrimonio dell'intero anno, restituendo a Elon Musk lo scettro di persona più ricca al mondo.
Dalle strade del Bronx alla Silicon Valley
La storia di Ellison è quella classica del sogno americano, partita dal Bronx il 17 agosto 1944. Nato da Florence Spellman, madre single, fu cresciuto nel South Side di Chicago. Il percorso accademico fu travagliato: abbandonò l'Università dell'Illinois dopo la morte della madre adottiva, per poi lasciare anche l'Università di Chicago dopo un solo semestre.
Fu lì che iniziò a costruire le sue competenze informatiche, lavorando per diverse aziende tra cui Wells Fargo e Amdahl, produttore di mainframe. Queste esperienze furono cruciali per sviluppare le capacità di programmazione che avrebbero cambiato la sua vita.
Oracle: dalla quasi bancarotta all'impero tecnologico
Con appena 2.000 dollari nel 1977, Ellison fondò quella che sarebbe diventata Oracle, ispirato dalle rivoluzionarie teorie sui database relazionali dello scienziato IBM Edgar F. Codd. Il primo prodotto fu ironicamente chiamato "Versione 2" per dare l'impressione di maggiore esperienza. Dopo una breve fase come Relational Software Inc., l'azienda assunse il nome Oracle Systems nel 1982 e debuttò in borsa nel 1986 con 55 milioni di dollari di fatturato.
La crescita fu vertiginosa ma non priva di ostacoli. Nel 1990, l'azienda sfiorò il fallimento a causa di errori nel calcolo dei ricavi che portarono a perdite massicce e licenziamenti. Il lancio di Oracle7 nel 1992 segnò la rinascita, e negli anni Novanta l'azienda cavalcò l'onda della bolla dot-com, fornendo database a innumerevoli startup e competendo con rivali come Informix.
Con le casse piene, Oracle avviò una strategia aggressiva di acquisizioni: nel 2005 comprò PeopleSoft per 10,3 miliardi di dollari, nel 2010 acquisì Sun Microsystems ottenendo il controllo di tecnologie chiave come MySQL. Nello stesso anno, Ellison reclutò Mark Hurd insieme a Safra Catz, che diventerà co-CEO. Nel 2014, Ellison lasciò il ruolo di amministratore delegato per concentrarsi su quello di presidente e Chief Technology Officer.
Un patrimonio investito tra yacht, orologi e isole hawaiane
Come principale azionista di Oracle, Ellison ha trasformato la sua fortuna in uno stile di vita da leggenda della Silicon Valley. Appassionato di vela, gareggia con yacht da competizione e ha parzialmente finanziato il team BMW Oracle USA che vinse l'America's Cup nel 2010. La sua collezione di orologi Richard Mille vale milioni di dollari, con singoli pezzi che possono superare le centinaia di migliaia di dollari ciascuno.
Nel 2009 acquistò il torneo di tennis di Indian Wells per 100 milioni di dollari. Ma l'acquisto più sorprendente arrivò nel 2012, quando comprò il 98% dell'isola hawaiana di Lanai, dove successivamente si trasferì a tempo pieno. Sull'isola ha sviluppato progetti immobiliari, un ritiro benessere e ha supportato una startup agricola. Il suo portafoglio immobiliare include anche ville a Malibu, Palm Beach e Rhode Island.
Investitore visionario e filantropo
Gli investimenti di Ellison hanno spaziato in settori diversi, con fortune alterne. Fu tra i primi sostenitori di Salesforce e investì in Leapfrog, oltre che nella famigerata Theranos. Uno dei suoi colpi più redditizi fu NetSuite: un investimento di 125 milioni di dollari nel 1998 si trasformò in un guadagno di 3,5 miliardi quando Oracle acquisì la società nel 2016. Ha inoltre fatto parte del consiglio di Apple alla fine degli anni Novanta e di quello di Tesla dal 2018 al 2022.
Nel 2010 Ellison firmò il Giving Pledge, impegnandosi a donare il 95% della sua fortuna. Ha mantenuto la promessa con donazioni significative, tra cui 200 milioni di dollari nel 2016 a un centro oncologico della USC, poi rinominato Ellison Institute of Technology. L'EIT ha annunciato l'apertura di una sede a Oxford nel 2023.
La dinastia Ellison nell'industria dell'intrattenimento
I figli di Ellison hanno seguito percorsi di successo nel cinema. La figlia Megan è produttrice cinematografica nominata agli Oscar e fondatrice di Annapurna Pictures, società che ha prodotto film come "Zero Dark Thirty" e "American Hustle". Il figlio David guida Skydance Media, responsabile di produzioni come "Terminator: Dark Fate" e film della saga "Mission: Impossible".
Dopo mesi di trattative nel 2024, Skydance Media e Paramount raggiunsero un accordo che creò Paramount Skydance, con David come CEO. Ellison e il figlio, che detengono una partecipazione di controllo in Paramount, hanno lanciato a dicembre 2025 un'offerta ostile da 30 dollari per azione per l'acquisizione totale di Warner Bros. Discovery, dopo essere stati superati da Netflix. Paramount Skydance controlla Paramount Pictures, i servizi streaming Paramount+ e Pluto TV, oltre a CBS e reti via cavo come Comedy Central e MTV.
Alleato di Trump nell'era dell'intelligenza artificiale
Ellison ha mantenuto alta la sua visibilità durante il secondo mandato presidenziale di Donald Trump. È apparso insieme a Sam Altman di OpenAI e Masayoshi Son di SoftBank alla conferenza stampa del giorno dopo l'inaugurazione del presidente nel gennaio 2024, per annunciare Project Stargate, una joint venture con investimenti fino a 500 miliardi di dollari nelle infrastrutture di intelligenza artificiale negli Stati Uniti. Trump lo ha presentato dicendo: "È una sorta di CEO di tutto. È un uomo straordinario", confermando la loro alleanza di lunga data. L'ultima frontiera di Ellison è proprio la costruzione di data center per aziende come OpenAI, guidando Oracle nella corsa all'IA che sta ridefinendo il panorama tecnologico globale.