Tecnologia Oracle indaga su attacchi hacker ai clienti
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08/10/2025

Oracle conferma di essere a conoscenza delle email di estorsione ricevute da alcuni clienti e incoraggia a segnalare eventuali minacce alla sicurezza.

Oracle indaga su attacchi hacker ai clienti

La multinazionale tecnologica Oracle si trova al centro di una vasta operazione di estorsione digitale che ha colpito numerosi clienti aziendali in tutto il mondo. L'attacco, orchestrato dal noto gruppo ransomware Cl0p, ha sfruttato vulnerabilità già note nel software E-Business Suite dell'azienda californiana, per le quali erano state rilasciate delle patch di sicurezza lo scorso luglio. La vicenda solleva interrogativi sulla tempestività con cui le grandi organizzazioni applicano gli aggiornamenti di sicurezza critici.

L'escalation degli attacchi: dalle vulnerabilità alle richieste milionarie

I cybercriminali hanno inviato una raffica di email di estorsione ai dirigenti di diverse aziende nella giornata di lunedì, rivendicando di aver violato i sistemi E-Business Suite che gestiscono operazioni cruciali come la gestione finanziaria, la supply chain e i rapporti con la clientela. In almeno un caso documentato, la richiesta di riscatto ha raggiunto la cifra astronomica di 50 milioni di dollari, secondo quanto riferito dalla società di cybersicurezza Halcyon, attualmente impegnata nella gestione della crisi.

Rob Duhart, responsabile della sicurezza informatica di Oracle, ha confermato che l'azienda è "consapevole" del fatto che alcuni clienti abbiano ricevuto email di estorsione, esortandoli ad applicare immediatamente gli ultimi aggiornamenti di sicurezza disponibili.

Il profilo del gruppo criminale: Cl0p e la sua portata globale

Il collettivo Cl0p non è nuovo a questo tipo di operazioni su larga scala. L'Agenzia statunitense per la Cybersicurezza e la Sicurezza delle Infrastrutture (CISA) lo ha definito nel 2023 come "uno dei più grandi distributori mondiali di phishing e malspam", stimando che abbia compromesso oltre 3.000 organizzazioni negli Stati Uniti e 8.000 a livello globale.

Il modus operandi del gruppo segue schemi consolidati: utilizzano malware sofisticati per criptare i file delle vittime e successivamente richiedono ingenti somme di denaro per la loro decriptazione. Questa strategia ha reso Cl0p una delle minacce più persistenti nel panorama della criminalità informatica internazionale.

Oracle aveva già rilasciato le patch di sicurezza necessarie a luglio

La timeline dell'attacco e la risposta di Oracle

L'indagine interna avviata da Oracle ha rivelato che giovedì scorso i dipendenti sono stati informati della scoperta dello sfruttamento di vulnerabilità note nel loro prodotto di punta. Le falle di sicurezza erano già state identificate e corrette attraverso patch rilasciate nel mese di luglio, accompagnate da un advisory critico che sollecitava tutti i clienti ad aggiornare immediatamente i loro sistemi E-Business Suite.

Questa tempistica evidenzia una problematica ricorrente nel settore della sicurezza informatica: il gap temporale tra il rilascio delle correzioni e la loro effettiva implementazione da parte delle organizzazioni clienti. Molte aziende spesso ritardano l'applicazione degli aggiornamenti per evitare potenziali interruzioni operative, esponendosi involontariamente a rischi significativi.

Implicazioni per il mercato enterprise

L'attacco rappresenta un campanello d'allarme per l'intero ecosistema enterprise, dove Oracle E-Business Suite rappresenta uno degli strumenti più diffusi per la gestione dei processi aziendali critici. La capacità del gruppo Cl0p di orchestrare campagne di estorsione così ampie e coordinate dimostra l'evoluzione delle minacce informatiche verso approcci sempre più industrializzati e altamente remunerativi.

Per le aziende italiane che utilizzano soluzioni Oracle, l'episodio sottolinea l'importanza di mantenere protocolli di aggiornamento rigorosi e di implementare strategie di cybersicurezza proattive, considerando che i criminali informatici operano senza confini geografici e con metodologie sempre più raffinate.

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