Tecnologia OpenAI sfida Google con nuovo modello immagini
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22/12/2025

OpenAI presenta la nuova versione di ChatGPT Images con un modello avanzato di generazione immagini AI. Disponibile da oggi per tutti gli utenti.

OpenAI sfida Google con nuovo modello immagini

La battaglia nel campo dell'intelligenza artificiale generativa si è arricchita di un nuovo capitolo decisivo. OpenAI ha svelato martedì la sua ultima versione del generatore di immagini integrato in ChatGPT, rispondendo con forza alle recenti mosse di Google che aveva scosso il settore con il suo modello Nano Banana Pro. Il nuovo strumento promette una velocità quattro volte superiore e una capacità senza precedenti di seguire istruzioni complesse mantenendo i dettagli delle immagini generate.

La risposta al dominio di Google nell'AI

Appena tre settimane fa, il gigante di Mountain View aveva lanciato il guanto di sfida presentando Nano Banana Pro insieme al suo modello linguistico Gemini 3, ricevendo elogi diffusi per la capacità di creare immagini iper-realistiche. Gli utenti americani si erano divertiti durante il Thanksgiving a generare foto apparentemente autentiche con ospiti famosi seduti ai loro tavoli da pranzo. Questo aveva riacceso il dibattito sulla possibile supremazia di Google nella corsa all'intelligenza artificiale.

La risposta di Sam Altman e del suo team non si è fatta attendere. Il nuovo modello, denominato GPT Image 1.5, sarà disponibile da oggi per tutti gli utenti di ChatGPT e tramite API per le aziende che vogliono integrare la tecnologia nei propri servizi. Secondo OpenAI, il sistema offre "miglioramenti evidenti in una vasta gamma di casi d'uso", con particolare enfasi sulla capacità di effettuare modifiche precise preservando i dettagli dell'immagine originale.

Fotorealismo e versatilità creativa

Per dimostrare le capacità del nuovo strumento, OpenAI ha pubblicato alcuni confronti diretti tra il modello precedente e quello attuale. In un esempio particolarmente eloquente, l'azienda ha mostrato la differenza nella generazione di una scena fotorealistica ambientata nella Chelsea londinese degli anni Settanta. Le immagini rivelano un salto qualitativo notevole nella resa dei dettagli urbani, nell'illuminazione e nell'atmosfera d'epoca.

La velocità è quadruplicata, ma è la precisione il vero salto in avanti

Un altro confronto significativo riguarda applicazioni business: l'immagine di un meccanico al lavoro su un'automobile mostra come il nuovo modello riesca a gestire meglio scene complesse con molteplici elementi interagenti. Questa capacità potrebbe rivelarsi cruciale per le aziende che utilizzano l'API per generare contenuti visivi professionali, dalla pubblicità alla creazione di materiali formativi.

Oltre il fotorealismo: una nuova sezione dedicata

Ma la sfida con Google non si gioca solo sul terreno delle immagini fotorealistiche. OpenAI ha voluto sottolineare che il suo modello eccelle anche nella creazione di immagini animate, grafiche e opere d'arte in stili diversi. Per rendere più accessibile questa versatilità, l'azienda ha introdotto una nuova funzione Images dedicata all'interno dell'app ChatGPT.

Sebbene la generazione di immagini fosse già disponibile nella piattaforma, questa nuova sezione separata è stata progettata per "stimolare l'ispirazione e rendere l'esplorazione creativa senza sforzo", secondo le parole dell'azienda. Un'interfaccia più intuitiva che potrebbe democratizzare ulteriormente l'accesso alla creazione artistica basata su intelligenza artificiale, rendendo lo strumento più immediato anche per chi non ha competenze tecniche.

Il verdetto degli esperti

Le prime reazioni della comunità tecnologica sono state entusiastiche. Yuchen Jin, cofondatore e direttore tecnologico della startup Hyperbolic Labs, ha dichiarato che il nuovo modello di OpenAI raggiunge "il livello di Nano Banana Pro nei miei test". Jin ha pubblicato sui social media confronti diretti tra i due sistemi, mostrando risultati comparabili in termini di realismo e fedeltà alle istruzioni.

Questo giudizio assume particolare rilevanza considerando che proviene da un professionista del settore piuttosto che da un semplice entusiasta. La parità qualitativa con il modello Google, se confermata da test più estesi, suggerirebbe che la competizione tra i due colossi dell'AI è tornata in perfetto equilibrio, con benefici evidenti per gli utenti finali che possono ora contare su strumenti sempre più potenti e accessibili.

Il lancio simultaneo della versione consumer e dell'API professionale dimostra la strategia duplice di OpenAI: conquistare sia il mercato consumer che quello enterprise, cercando di non lasciare spazio ai concorrenti in nessuno dei due segmenti. Una mossa che potrebbe ridefinire gli equilibri in un settore dove l'innovazione procede a ritmi vertiginosi e il vantaggio competitivo può durare poche settimane.

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