Tecnologia OpenAI attacca il SaaS: le aziende nel mirino
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07/10/2025

OpenAI presenta nuovi strumenti AI per vendite e supporto clienti, sfidando direttamente leader SaaS come Salesforce e HubSpot nel loro mercato.

OpenAI attacca il SaaS: le aziende nel mirino

Il mercato del software aziendale si trova di fronte a una svolta epocale che potrebbe ridisegnare completamente gli equilibri consolidati negli ultimi decenni. OpenAI ha infatti abbandonato il ruolo di semplice fornitore di infrastrutture per l'intelligenza artificiale per trasformarsi in un concorrente diretto delle aziende SaaS più affermate, lanciando una serie di applicazioni proprietarie che sfidano giganti come Salesforce, HubSpot e DocuSign. La reazione dei mercati finanziari non si è fatta attendere: le azioni di queste società hanno registrato crolli significativi, segnalando l'inizio di una nuova era competitiva.

La strategia del cavallo di Troia digitale

Per anni, OpenAI ha mantenuto una posizione apparentemente neutrale nel panorama tecnologico, offrendo gli strumenti di base su cui altre aziende potevano costruire le proprie soluzioni. Questa strategia si è rivelata essere una mossa da cavallo di Troia: mentre le società software si affidavano sempre più alle sue tecnologie, OpenAI studiava il mercato dall'interno, comprendendo perfettamente quali fossero i punti deboli e le opportunità non sfruttate.

Il cambio di rotta è stato annunciato attraverso la serie "OpenAI on OpenAI", dove l'azienda ha mostrato concretamente come utilizzi internamente i propri strumenti. L'Inbound Sales Assistant gestisce in tempo reale le richieste dei potenziali clienti, il GTM Assistant supporta i team commerciali direttamente su Slack, mentre DocuGPT trasforma i contratti in dati ricercabili, evidenziando clausole anomale per i team finanziari.

Il terremoto sui mercati finanziari

La Borsa ha immediatamente compreso la portata della minaccia. HubSpot ha perso il 10% in una sola seduta, DocuSign è crollata del 12%, ZoomInfo del 6%, mentre Salesforce ha ceduto oltre il 3%, portando le perdite annuali al 28%. Questi numeri raccontano di investitori che hanno rapidamente ricalcolato il valore di aziende che potrebbero trovarsi a competere con strumenti più avanzati e potenzialmente più economici.

L'intelligenza artificiale non è più un semplice accessorio, ma la nuova fondamenta del business software.

Gli analisti di RBC hanno identificato quello che definiscono un "ombrello competitivo" che si estende su diverse categorie di software aziendale. La sovrapposizione funzionale è evidente: dove prima esistevano soluzioni specializzate per la gestione dei lead, l'analisi dei contratti o il supporto clienti, ora OpenAI propone un ecosistema integrato che promette di fare tutto con maggiore efficienza.

La scelta del bivio strategico

Le aziende del settore si trovano ora davanti a un dilemma strategico fondamentale: abbracciare la partnership con OpenAI o tentare la strada della competizione diretta. La decisione dipenderà in gran parte dal modello di pricing che OpenAI adotterà per i suoi agenti. Se opterà per una licenza per utente, la pressione competitiva su HubSpot e DocuSign potrebbe diventare insostenibile. Un modello basato sull'utilizzo, invece, potrebbe favorire strategie di integrazione.

Giancarlo Lionetti, chief commercial officer di OpenAI, ha presentato questa evoluzione come un modo per amplificare l'expertise umana piuttosto che sostituirla. L'idea è quella di incorporare le competenze dei migliori venditori o degli avvocati più esperti nei sistemi di AI, democratizzando le best practice all'interno delle organizzazioni.

L'esperimento interno come prova di concetto

I risultati ottenuti internamente da OpenAI fungono da proof of concept per il mercato. I rappresentanti del supporto tecnico hanno potuto abbandonare la gestione routinaria dei ticket per concentrarsi sulla progettazione di sistemi più sofisticati. I team finanziari hanno drasticamente ridotto i tempi di revisione contrattuale. Questi miglioramenti dimostrano concretamente il potenziale trasformativo della tecnologia.

La sfida per le aziende tradizionali del software non riguarda più semplicemente l'aggiunta di funzionalità AI ai propri prodotti esistenti. Si tratta di ripensare completamente l'approccio al business, in un contesto dove l'intelligenza artificiale diventa il tessuto connettivo di tutte le operazioni aziendali. La partita si gioca ora sulla capacità di reinventare il proprio modello di business prima che sia troppo tardi.

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