Tecnologia Nvidia accelera sul software per auto autonome
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17/06/2025

La piattaforma DRIVE di NVIDIA promette veicoli più sicuri e intelligenti per il futuro della mobilità autonoma, presentata al GTC Paris.

Nvidia accelera sul software per auto autonome

Il mondo dell'automotive si trova di fronte a un paradosso tecnologico che racconta molto dello stato attuale dell'intelligenza artificiale applicata alla mobilità. Mentre Nvidia lancia ufficialmente la sua piattaforma software DRIVE AV per veicoli autonomi, i vertici della stessa azienda americana ammettono con candore che le automobili completamente autonome non vedranno la luce prima del prossimo decennio. Una contraddizione apparente che in realtà svela la complessità di una trasformazione industriale ancora in corso, dove le promesse del marketing si scontrano con le sfide ingegneristiche della realtà.

La sfida della guida naturale

Ali Kani, vicepresidente del team automotive di Nvidia, ha spiegato alla rivista britannica Autocar perché la tecnologia sia ancora così ostica da padroneggiare. I sistemi di assistenza alla guida attuali funzionano pianificando azioni predefinite, mentre le vetture veramente autonome dovranno imparare a comportarsi in modo naturale, una sfida "super-difficile" secondo le sue parole. La differenza è sostanziale: si tratta di passare da un approccio rigido e programmato a uno fluido e adattivo, capace di replicare l'intuito umano al volante.

Questa dichiarazione suona come una doccia fredda per chi credeva imminente l'arrivo delle auto senza pilota. Eppure Nvidia procede con il lancio commerciale della sua piattaforma, presentata durante l'evento GTC di Parigi come una "base solida per la mobilità alimentata dall'intelligenza artificiale". Un ossimoro che testimonia come l'industria stia procedendo per gradi, costruendo le fondamenta di una rivoluzione che richiederà ancora tempo per compiersi.

Tesla contro tutti: la corsa solitaria di Musk

Le prudenti previsioni di Nvidia contrastano nettamente con l'approccio di Elon Musk, che dalla fine dello scorso mese sta testando Model Y completamente autonome per le strade di Austin, in Texas. Una strategia che non manca di suscitare preoccupazioni sulla sicurezza, ma che dimostra come diverse filosofie aziendali stiano portando a percorsi di sviluppo completamente diversi nel settore della guida autonoma.

La tecnologia è super-difficile, ma il potenziale è rivoluzionario

L'approccio di Nvidia si distingue per la sua modularità e flessibilità. La piattaforma DRIVE permette ai costruttori automobilistici di implementare l'intero pacchetto software oppure solo alcune delle sue funzionalità di assistenza alla guida. Tra queste figurano la percezione dell'ambiente circostante, i cambi di corsia automatici, il parcheggio autonomo e i sistemi di sicurezza attiva, tutti pensati per veicoli di livello 2+ e livello 3 in termini di automazione.

L'intelligenza artificiale unificata

La vera innovazione sta nell'approccio tecnologico che Nvidia ha scelto di adottare. Mentre tradizionalmente l'industria ha seguito un percorso modulare, con componenti separati per percezione, previsione, pianificazione e controllo, DRIVE unifica tutte queste funzioni in un sistema integrato. L'azienda utilizza deep learning e modelli fondazionali addestrati su enormi database di comportamenti di guida umani per processare i dati dei sensori e controllare direttamente le azioni del veicolo.

Questo significa eliminare la necessità di regole predefinite, permettendo ai veicoli di beneficiare di vaste quantità di dati reali e sintetici per navigare in sicurezza attraverso ambienti complessi. Un processo decisionale che dovrebbe imitare quello umano, almeno secondo le promesse dell'azienda californiana.

Hardware e partnership strategiche

Il gigante dei processori grafici non si limita al software, ma propone un ecosistema completo che comprende tre piattaforme hardware. Il computer di bordo DRIVE AGX progettato per uso automobilistico, i sistemi DGX e le GPU per l'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, e infine le piattaforme Omniverse e Cosmos che girano su sistemi OVX per simulazione e generazione di dati sintetici.

Sul fronte delle alleanze commerciali, Nvidia vanta partnership con alcuni dei nomi più prestigiosi dell'automotive mondiale. La lista include il colosso cinese BYD, attualmente il più grande produttore di veicoli elettrici al mondo, insieme a marchi storici come Mercedes-Benz, Toyota, Volvo e Volkswagen. Una coalizione che testimonia come l'industria stia convergendo verso soluzioni tecnologiche comuni, nonostante le differenze geografiche e strategiche tra i vari costruttori.

La motivazione ultima di questa corsa tecnologica risiede in una statistica tanto semplice quanto eloquente: la maggior parte degli incidenti stradali è legata a fattori umani come distrazione o errori di valutazione. Se gli sviluppatori di software autonomo riusciranno a centrare l'obiettivo, le strade potrebbero diventare significativamente più sicure. Una promessa che vale la pena di perseguire, anche se richiederà ancora qualche anno per materializzarsi completamente.

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