Il metaverso sta ormai prendendo piede: i mondi virtuali si moltiplicano e diversi brand hanno deciso di investire sulla realtà virtuale per raggiungere nuovi clienti ed espandere il proprio dominio sul mercato.
La tecnologia si trova ancora in una fase iniziale e necessita di metriche ben definite per valutare l'impatto sul business; in tal senso, Osservatorio Metaverso ha individuato una serie di metriche e KPI che possono aiutare a misurare il valore prodotto dagli scambi virtuali.
I KPI già esistenti
Esistono delle metriche di marketing che possono essere mantenute e applicate anche al metaverso, in quanto fanno riferimento al business digitale e alle pubblicità online.
Tra queste figurano il GRP - Gross Rating Point, indice della pressione pubblicitaria da un certo mezzo rispetto a un pubblico target in un determinato arco di tempo; in altre parole, indica quante persone, in un intervallo di tempo, vedono un spot pubblicitario o un ad.
C'è poi il CAC- Customer Acquisition Cost, che indica quanto è costoso acquisire un cliente per un'azienda e comprende tutte le spese di marketing necessarie a ottenere un nuovo consumatore. La BA - Brand Awareness, invece, misura il grado di conoscenza di una marca da parte della target audience e il senso di familiarità per gli utenti.
Infine, la CPC - Cost Per Click indica quanto spende un'azienda o un'inserzionista per ottenere un click sul proprio annuncio online. Anche in questo caso, l'indicatore comprende tutte le spese di marketing e misura le performance delle campagne pubblicitarie come Google Ads.
Nuove metriche per il metaverso
Se le "vecchie" metriche sono ancora valide per il metaverso, la natura profondamente diversa della tecnologia richiede nuovi KPI che tengano conto delle differenti modalità di comunicazione. Il nuovo framework proposto da Osservatorio Metaverso introduce 4 nuove metriche per rispondere alle nuove esigenze di marketing.
Il primo KPI introdotto dal framework è A2AI - Avatar 2 Avatar Interaction. La metrica misura il livello di interazione tra i membri di una stessa community per calcolare qual è l'impatto dei valori e dei prodotti aziendali sugli utenti e intraprendere azioni per migliorare l'interazione col brand stesso.
Nel framework si parla poi di EPT - Earned Per Token per misurare il guadagno proveniente dai token generati dall'azienda. Ogni token rappresenta un'unità di valore per il marchio e serve, oltre che ad avere un corrispettivo nel mondo fisico, anche per interagire coi servizi del brand.
Un altro KPI molto utile è il JVC - Joint Value Creation, che misura il valore creato dalle interazioni tra il brand e il consumatore. Gli utenti del metaverso hanno più potere sul brand rispetto ai classici content creator, poiché sono in grado di creare NFT, rivenderli e controllare in parte la community del brand. L'azienda può beneficiare di questo potere stringendo collaborazioni coi creator più influenti, come già accade sui social; la metrica mira proprio a misurare il valore prodotto da questa collaborazione virtuale.
Infine, il CMC - Community Members Count e il CME - Community Member Engagement servono rispettivamente a quantificare il numero di membri della community di un certo brand e a misurare qual è il loro livello di partecipazione, che si traduce in un maggiore valore per l'azienda.
Il metaverso si trova ancora nelle fasi iniziali del suo sviluppo, ma sta proseguendo a velocità sempre più sostenuta; per le aziende è indispensabile definire nuovi KPI e metriche per non perdere il controllo sul proprio valore e sull'impatto sui consumatori.