L'intelligenza artificiale ha il potenziale di rivoluzionare ogni settore e aprire nuove possibilità al business; ciò è vero anche per il settore degli eventi, dove l'immersività è un fattore fondamentale per coinvolgere i visitatori.
Antonio Toccarelli, Digital product manager di Superstudio Events, e Matteo Ferioli, COO di Venticento, hanno sottolineato l'importanza di abbracciare la trasformazione del mondo degli eventi investendo su tecnologie come IA e realtà aumentata per garantire una maggior personalizzazione dell'esperienza sia per i fruitori che per gli organizzatori dell'evento.
Da dopo la fine della pandemia, fiere, congressi e concerti sono tornati ad accogliere il pubblico e il settore degli eventi si è fatto ancora più competitivo di prima. In Italia la sete di incontri è fortissima, tanto che secondo il database ICCA è la seconda destinazione in Europa per congressi associativi internazionali.
Visto il contesto, è fondamentale conoscere e coinvolgere il proprio pubblico per continuare a competere. Toccarelli e Ferioli spiegano che è proprio qui che la tecnologia può fare la differenza: usare meccanismi avanzati di profilazione dei partecipanti, di gamigification e quiz interattivi consentono di coinvolgere gli utenti e portare la semplice presenza a un livello superiore.
Il pubblico chiede inoltre di poter partecipare agli eventi da remoto, e per questo è necessario investire sulle migliori soluzioni di virtualizzazione per offrire contenuti di valore anche ai partecipanti più lontani.
IA, realtà virtuale e metaverso per creare eventi flessibili e personalizzati
L'IA, la realtà virtuale e il metaverso saranno le tecnologie centrali per migliorare la fruizione degli eventi e renderli più immersivi e su misura del singolo.
L'intelligenza artificiale è in grado di analizzare i dati raccolti dai sistemi di ticketing, registrazione e accreditamento, dai social media, dai moduli di registrazione e dalle recensioni di eventi passati per adattare la fruizione degli incontri a ogni partecipante, per esempio suggerendogli contenuti e interazioni personalizzate in tempo reale.
L'IA è utile anche per monitorare l'affluenza e identificare le sessioni più popolari per adattare gli orari di presentazione; inoltre, analizzando le espressioni facciali, le reazioni vocali e i commenti del pubblico, potrà fornire feedback istantanei agli speaker per permettergli di adattare le loro presentazioni, sia in termini di tono che di contenuti, al fine di mantenere alta l'attenzione.
Combinando l'IA con la realtà virtuale, si dà la possibilità ai visitatori di esplorare prodotti e servizi in modo più coinvolgente, oppure visitare luoghi remoti con esperienze immersive, toccando con mano gli oggetti di interesse.
L'evoluzione "naturale" di questa combinazione è il metaverso, un ambiente virtuale che non solo va a supplemento di quello fisico, ma consente di valorizzare i contenuti creati durante l'evento. Il metaverso è un mercato in forte crescita e ricco di opportunità: secondo le stime Boston Consulting Group varrà tra i 250 e i 400 miliardi dollari entro il 2025.
Queste tecnologie consentiranno non solo di creare eventi immersivi e di qualità, ma anche di facilitare i momenti di incontro e quindi creare connessioni più profonde tra le persone, favorendo il networking. L'IA, attraverso l'analisi dei profili e degli interessi, può suggerire potenziali connessioni e promuovere interazioni di valore tra i partecipanti; la realtà virtuale, d'altro canto, permetterà ai fruitori di sentirsi coinvolti e presenti, anche se fisicamente distanti.
Il futuro degli eventi in Italia
Se è vero che in Italia le opportunità di sfruttare le nuove tecnologie per gli eventi sono molte, è anche vero che ci sono alcune difficoltà da affrontare per avere successo.
Toccarelli e Ferioli indicano i costi economici delle innovazioni come l'ostacolo maggiore per gli organizzatori di eventi, seguito dalla scarsità di talenti specializzati e dalle limitazioni tecnologiche come la mancanza di infrastrutture apposite.
Il mondo degli eventi sta cercando di superare questi impedimenti creando programmi di formazione dedicati, partnership con istituti educativi e cercando di attrarre più talenti possibile.
L'ingrediente principale della diffusione di queste tecnologie rimane però la cultura del dato: è necessario prima affrontare un cambio di paradigma e riconoscere che i dati sono il presupposto imprescindibile per progettare e realizzare eventi di successo. Occorre quindi digitalizzare i processi chiave, come l'accesso all'evento, e implementare una struttura hardware e software in grado di monitorare i flussi e accedere alle informazioni primarie.
"Per arrivare ad un utilizzo davvero disruptive della realtà virtuale sarà necessario, da un lato, puntare su un miglioramento della realizzazione grafica e, dall’altro, creare nuove modalità di fruizione dei contenuti che seguano una logica di interconnessione tra virtuale e reale" affermano Toccarelli e Ferioli; non a caso, uno dei risvolti fondamentali sarà la realtà mista per creare format interattivi.
