Tecnologia Meta usa l'AI per creare cemento a basso carbonio
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24/07/2025

L'ottimizzazione bayesiana si rivela superiore nella progettazione di strutture a lastra, offrendo soluzioni più efficaci e performanti.

Meta usa l'AI per creare cemento a basso carbonio

Nel mondo dell'intelligenza artificiale, siamo abituati a sentir parlare di modelli che diagnosticano malattie, scrivono poesie o generano immagini. Ma quando Meta ha deciso di applicare l'AI a un problema molto più prosaico - la ricetta del cemento - ha dimostrato come questa tecnologia possa rivoluzionare anche i settori più tradizionali. L'azienda di Menlo Park ha sviluppato un sistema di ottimizzazione bayesiana per creare nuove formulazioni di calcestruzzo a basse emissioni di carbonio, utilizzando poi una di queste ricette innovative per costruire il proprio data center in Minnesota.

La sfida del calcestruzzo nell'era digitale

Per comprendere l'importanza di questa iniziativa, basta considerare che il calcestruzzo contribuisce a circa il 10% delle emissioni globali di CO2. Per un colosso tecnologico come Meta, che ha annunciato questa settimana la costruzione di una flotta di strutture su scala gigawatt, il problema assume dimensioni enormi. Migliaia di chilometri quadrati di cemento sono necessari per sostenere l'infrastruttura digitale che alimenta Facebook, Instagram e le altre piattaforme del gruppo.

Il dilemma è particolarmente complesso perché i data center rappresentano ambienti estremamente esigenti. Calore costante, vibrazioni continue e carichi strutturali elevati richiedono materiali dalle prestazioni impeccabili, dove anche piccole modifiche alla ricetta tradizionale possono compromettere l'integrità dell'intera struttura.

L'algoritmo che reinventa una ricetta millenaria

La soluzione di Meta si basa su un modello di intelligenza artificiale che utilizza l'ottimizzazione bayesiana per prevedere "le curve di resistenza alla compressione associate a diverse miscele di calcestruzzo". Il sistema deve bilanciare una molteplicità di variabili: tipologie e proporzioni di cemento, materiali cementizi supplementari a basso contenuto di carbonio, rapporti acqua-legante, tipi di aggregati grossi e fini, oltre a vari additivi.

L'AI ha trasformato settimane di test in ore di calcolo

Tradizionalmente, questo processo richiedeva test lunghi e costosi che potevano durare settimane. Il modello di Meta ha accelerato drasticamente questi tempi, permettendo di testare virtualmente centinaia di combinazioni prima di passare alla fase sperimentale. L'approccio è particolarmente prezioso considerando che l'impatto dei materiali cementizi supplementari varia significativamente in base alla provenienza geografica e alla stagionalità.

Dal laboratorio alla realtà: il caso del Minnesota

La prima applicazione pratica di questa tecnologia ha preso forma nel data center di Rosemount, Minnesota, dove Meta ha versato il calcestruzzo sviluppato con l'AI in collaborazione con l'azienda di costruzioni Amrize e l'Università dell'Illinois Urbana-Champaign. La struttura, secondo i media locali, inizierà con una capacità di 10 megawatt per espandersi fino a 75MW negli anni successivi.

Questo progetto non rappresenta un caso isolato nel settore tecnologico. L'Open Compute Project aveva già avviato nel 2023 ricerche simili per sviluppare e testare cementi a basse emissioni di carbonio, un'iniziativa che Meta aveva osservato con interesse prima di lanciare la propria ricerca indipendente.

Trasparenza parziale e interrogativi aperti

Nonostante l'approccio innovativo e la decisione di rilasciare il codice sotto licenza MIT per beneficiare l'intera comunità scientifica, rimangono alcune zone d'ombra nell'iniziativa di Meta. L'azienda ha pubblicato dettagli sulle proprietà meccaniche dei calcestruzzi sviluppati, ma non ha fornito dati specifici sulle emissioni di CO2 associate alla miscela utilizzata a Rosemount.

Questa mancanza di trasparenza completa solleva interrogativi sulla reale portata dei benefici ambientali ottenuti. In un'epoca in cui le grandi aziende tecnologiche sono sotto scrutinio per il loro impatto climatico, la pubblicazione di metriche ambientali complete sarebbe stata un gesto di maggiore credibilità verso gli sforzi di sostenibilità dichiarati.

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