Tecnologia Meta usa l'AI per creare cemento a basse emissioni
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21/07/2025

Ottimizzazioni bayesiane sembrano costruire lastre migliori per applicazioni ingegneristiche e architettoniche con metodi computazionali avanzati

Meta usa l'AI per creare cemento a basse emissioni

La corsa delle Big Tech verso la sostenibilità ambientale ha trovato un alleato inaspettato nell'intelligenza artificiale, che ora viene impiegata per ripensare uno dei materiali più inquinanti al mondo: il calcestruzzo. Meta, il colosso dei social media, ha sviluppato un modello di AI capace di generare nuove formulazioni di cemento a basso impatto carbonico, e ha già messo alla prova una di queste ricette innovative nella costruzione del suo ultimo datacenter nel Minnesota. Si tratta di un approccio rivoluzionario che potrebbe trasformare un settore responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di CO2.

La sfida del calcestruzzo green nell'era digitale

L'ironia della situazione è evidente: le aziende che costruiscono l'infrastruttura digitale del futuro si trovano paradossalmente dipendenti da uno dei materiali più tradizionali e inquinanti del pianeta. I datacenter di Meta richiedono chilometri quadrati di calcestruzzo per sostenere le loro strutture da gigawatt, creando un dilemma ambientale che l'azienda ha deciso di affrontare attraverso l'innovazione tecnologica. Il problema non è nuovo: già nel 2023 l'Open Compute Project aveva avviato ricerche per sviluppare e testare cementi a basso contenuto di carbonio.

La complessità della sfida risiede nel fatto che anche piccole modifiche alle ricette del calcestruzzo possono alterarne drasticamente le prestazioni. I datacenter rappresentano ambienti particolarmente esigenti, dove calore costante e vibrazioni mettono a dura prova i materiali strutturali, rendendo necessari test approfonditi per ogni nuova formulazione.

L'intelligenza artificiale al servizio dell'edilizia sostenibile

Meta ha anticipato i tempi sviluppando già nel 2023 un approccio basato sull'ottimizzazione bayesiana, descritto in un paper intitolato "Sustainable Concrete via Bayesian Optimization". Questo lavoro ha gettato le basi per il modello annunciato mercoledì, capace di predire "le curve di resistenza alla compressione associate a diverse miscele di calcestruzzo".

Come spiega l'azienda di Menlo Park, "progettare formule di calcestruzzo è un problema complesso e multi-obiettivo". I progettisti devono scegliere tra vari tipi e proporzioni di cemento, materiali cementizi supplementari a basso contenuto di carbonio, rapporti acqua-legante, tipologie di aggregati grossi e fini, oltre agli additivi. L'impatto di questi materiali sulle prestazioni del calcestruzzo varia in base alla provenienza geografica e alla stagionalità, richiedendo test di validazione a lungo termine che possono durare giorni o settimane.

L'AI ha accelerato un processo che tradizionalmente richiede settimane di test

Dal laboratorio alla realtà: il caso Rosemount

Il modello di Meta ha accelerato significativamente questo processo e, in collaborazione con l'azienda di costruzioni Amrize e l'Università dell'Illinois di Urbana-Champaign, ha permesso di versare il nuovo calcestruzzo nel datacenter di Rosemount, Minnesota. La struttura inizierà con un assorbimento di 10 megawatt per poi espandersi fino a 75MW nei prossimi anni, secondo quanto riportato dai media locali.

Questa realizzazione pratica dimostra come l'intelligenza artificiale possa trovare applicazioni concrete anche in settori apparentemente lontani dalle sue tradizionali aree di intervento. Mentre molti esperti di AI prevedono rivoluzioni nella lotta al cancro o nello sviluppo di nuovi farmaci, l'applicazione al calcestruzzo può sembrare meno glamour ma risulta altrettanto significativa per l'impatto ambientale.

Trasparenza e limiti dell'innovazione

Meta ha scelto di condividere il proprio lavoro pubblicando il codice sotto licenza MIT, permettendo ad altri ricercatori e aziende di beneficiare di questa innovazione. Tuttavia, l'azienda non ha fornito dettagli specifici sulle emissioni di CO2 associate alla miscela di calcestruzzo utilizzata a Rosemount, lasciando aperti alcuni interrogativi sull'effettiva portata dei benefici ambientali.

Le Big Tech sono consapevoli che l'elettricità necessaria per alimentare le loro enormi flotte di datacenter produce significative emissioni di CO2 e cercano alternative più economiche che possano anche migliorare la loro reputazione ambientale. Con questo progetto, Meta ha aggiunto un tocco di "magia dell'AI" a un settore tradizionale, aprendo la strada a possibili sviluppi futuri nel campo dei materiali sostenibili.

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