L'intelligenza artificiale aiuta i docenti nelle loro attività e gli permette di creare connessioni più di valore coi propri studenti.
Tra gli argomenti principali di discussione sui possibili usi dell'IA c'è anche l'istruzione. L'intelligenza artificiale sta cambiando molti aspetti della vita lavorativa e professionale, e anche studenti e insegnanti dovranno presto integrare le nuove tecnologie nelle loro attività.
Talia Milgrom-Elcott, fondatrice di Beyond100K, una rete di istituzioni e compagnie per formare gli insegnanti nelle discipline STEM, è convinta che l'intelligenza artificiale possa cambiare profondamente il sistema scolastico e accademico, migliorandolo, ma solo se si riuscirà a seguire un approccio bilanciato.
Al di là dei rischi legati a risultati errati o con pregiudizi, un problema che riguarda qualsiasi applicazione dell'IA, nel caso dell'educazione è necessario superare la resistenza iniziale di quegli insegnanti e studenti che non vogliono usare gli strumenti automatici e gli assistenti virtuali.
Talia Milgrom-Elcott porta l'esempio di Watson di IBM, un sistema pensato inizialmente per sfidare i giocatori di scacchi, evolutosi poi in un sistema di supporto alle decisioni in ambito sanitario.
Nonostante all'inizio i pazienti non volessero essere diagnosticati da un "computer", col tempo Watson è diventato un compagno indispensabile per i medici, in grado di rilevare malattie e individuare i migliori trattamenti, aumentando le capacità umane senza rimpiazzarle; ennesima dimostrazione di come uomo e IA possano convivere per trovare nuove strade e migliorare la vita delle persone.
Allo stesso modo, nel settore dell'educazione gli insegnanti possono sfruttare i moderni tool di automazione per dedicare più tempo al rapporto con gli studenti. Secondo uno studio di McKinsey&Company citato dall'autrice dell'articolo, gli insegnanti lavorano in media 50 ore a settimana, ma solo meno della metà di queste le passano interagendo coi propri studenti.
La comunicazione tra insegnanti e studenti è fondamentale per assicurare percorsi educativi inclusivi che tengano conto delle difficoltà e delle aspirazioni del singolo, e l'IA può aiutare i docenti a ricavare tempo utile da dedicare al rapporto con la propria classe.
I tool di automazione possono aiutare gli insegnanti a scrivere email da inviare ai genitori, creare test per la classe in base al livello degli studenti e correggere le risposte, sollevando i docenti dalle attività più manuali che sottraggono tempo al rapporto umano.
I sistemi di IA possono inoltre diventare dei tutor per gli studenti, rimanendo sempre a loro disposizione per guidarli durante lo svolgimento dei compiti a casa.
Per sfruttare al meglio le funzionalità dell'IA nel campo educativo è necessario che gli insegnanti per primi imparino a convivere coi nuovi strumenti, riconoscendo l'effettivo valore aggiunto che apportano all'insegnamento.
L'intelligenza artificiale, per quanto ricca di funzionalità, da sola non è in grado di creare quella connessione umana tra studenti e docenti, essenziale per creare un percorso educativo valido.
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