Il mondo del marketing sta subendo dei profondi cambiamenti dopo l'avvento dell'intelligenza artificiale: le capacità dei modelli generativi permettono di automatizzare la creazione di campagne e renderle sempre più personalizzate ed efficaci.
Ivan Guzenko, collaboratore di SmartyAds, ha spiegato come le big tech stiano sfruttando l'IA generativa per creare campagne pubblicitarie di alta qualità e in poco tempo.
Google è uno degli esempi più significativi di questo trend: di recente l'azienda ha introdotto diversi tool per il marketing basato su IA, come quello usato in Performance Max per la creazione di offerte, ottimizzazione del budget e segmentazione del pubblico.
In Performance Max le campagne vengono create dall'IA in modo automatico, senza dover fare affidamento a designer specializzati: l'algoritmo usa il materiale fornito dal cliente e le informazioni ottenute dal sito web per generare banner e video personalizzati in base al pubblico e all'obiettivo delle campagne.
L'IA di Google è anche in grado di ottimizzare campagne già esistenti utilizzando dati real-time sull'andamento degli ad per migliorare le offerte e il target; inoltre, i designer possono usare l'IA conversazionale di Google per modificare e gestire le campagne con semplici istruzioni in linguaggio naturale.
Anche Meta sta esplorando l'uso dell'IA generativa per il marketing, e WPP, una delle agenzie di marketing più grandi al mondo, ha annunciato una partnership con Nvidia per sfruttare la potenza dell'IA nell'advertising.
Come l'IA rivoluziona il marketing
Stando ai dati condivisi da Google, le campagne di marketing create od ottimizzate con l'IA generalmente un tasso di conversione del 18% in più rispetto a quelle che non usano i modelli generativi.
Anche IBM conferma il trend positivo della personalizzazione tramite IA: tramite Watson Advertising, la percentuale di click (click-through rate) degli annunci è salito di oltre 113%, mentre l'efficacia delle campagne è aumentata del 120%.
Oltre agli aspetti positivi, non mancano le preoccupazioni: oltre ai problemi di privacy riguardanti l'uso dei dati utente, le piccole firme di marketing stanno cominciando a chiedersi come sopravvivere in un mercato dominato dalle big tech.
Sopravvivere nel mercato delle big tech
Le grandi compagnie come Google e Meta hanno l'indiscusso vantaggio di possedere infrastrutture adeguate e talenti per lo sviluppo di modelli di IA sempre più precisi, oltre ad avere accesso a un enorme volume di dati utente.
Come possono le compagnie più piccole riuscire a farsi strada in un mercato sempre più competitivo e spietato? Secondo Guzenko, le aziende indipendenti del settore dell'ad tech possono comunque sfruttare la potenza di modelli come DALL-E2 e GPT-3 (e 4) per generare banner pubblicitari o intere campagne di marketing.
La vera sfida è riuscire a verticalizzarsi su uno specifico settore e offrire soluzioni su misura: poiché il mercato generalista sarà presto controllato dalle big tech, l'alternativa è specializzarsi per risolvere i bisogni specifici delle imprese e sfruttare la flessibilità della piccola impresa per adattarsi più velocemente alle esigenze del mercato.
L'agilità delle firme più piccole, sottolinea Guzenko, è un vantaggio che spesso viene sottovalutato ma che invece rappresenta un punto di forza essenziale per sopravvivere alle fluttuazioni del mercato.