Opinioni L'IA è più "digeribile" se affrontata a piccoli passi
2' 42''
29/07/2024

Per introdurre correttamente l'intelligenza artificiale in azienda è essenziale procedere per step e cominciare con l'automazione di task circoscritti.

L'IA è più "digeribile" se affrontata a piccoli passi

Tutti parlano dell'intelligenza artificiale e del suo potenziale trasformativo: a sentire molti sembra tutto semplice e perfetto, ma quando si vanno effettivamente a implementare le nuove soluzioni e introdurre i tool più avanzati ci si scontra con una serie di problemi non da poco.

Oltre ai costi per l'integrazione dell'IA e per mantenerla in funzione, bisogna considerare che servono le skill giuste per usare i tool e monitorare gli output, garantendo che i risultati siano davvero utili e che non soffrano delle cosiddette "allucinazioni".

Pur non essendo perfetta, l'IA sta dimostrando di riuscire a eseguire molti task che prima venivano svolti esclusivamente da professionisti umani. Anche se è difficile pensare che diventi realmente autonoma in tutte le attività, tanti fanno fatica a "digerire" questa novità e temono che questi grandi e spaventosi sistemi riescano a porre fine alla loro carriera lavorativa.

In molte organizzazioni si è creata una certa frizione tra la forza lavoro che teme di essere sostituita e i leader che vogliono rivoluzionare i processi di punto in bianco. Gran parte di questo attrito è dovuto all'idea (errata) che l'integrazione dell'IA debba essere un cambiamento epocale e invasivo; in realtà, come spiega Joe McKendrick, ricercatore di tecnologia e autore per Forbes, l'introduzione dell'IA in azienda dovrebbe essere fatta a piccoli passi, in modo che la tecnologia venga interiorizzata e compresa più facilmente dai dipendenti.

McKendrick in particolare evidenzia il ruolo dei bot di intelligenza artificiale, agenti intelligenti che possono essere affiancati alla forza lavoro per aiutarla a svolgere le proprie attività, senza sostituirla. I bot possono essere visti come "colleghi digitali" che aumentano le capacità dei dipendenti e supportano la produttività.

I bot possono occuparsi delle attività più ripetitive specializzandosi in domini specifici o, nel caso di agenti che si occupano di fornire assistenza ai consumatori, adattarsi ai pattern di acquisto dei clienti per guidarli nella risoluzione dei problemi.

Secondo una recente ricerca di Capgemini, attualmente solo il 10% delle organizzazioni ha degli agenti di IA operativi, ma l'82% di esse ha intenzione di implementarli entro i prossimi 1-3 anni. 

Quando si parla di agenti di IA specializzati in task singoli o comunque circoscritti, le aziende si dicono ottimiste: il 71% di esse prevede che questi assistenti faciliteranno l'automazione dei task, e la maggior parte degli intervistati è convinta che i dipendenti potranno concentrarsi sulle attività con maggior valore aggiunto.

Pixabay
innovazione

Un risultato importante del sondaggio riportato da McKendrick riguarda la fiducia che le organizzazioni ripongono negli agenti: il 70% degli intervistati si fiderebbe a lasciare che un assistente analizzi e sintetizzi i dati, e la metà delle organizzazioni lascerebbe che l'IA invii un'email formale al proprio posto. 

Le organizzazioni userebbero gli agenti anche per generare codice e migliorare quello esistente (75%), scrivere bozze di report e feedback (70%) e scrivere e ottimizzare il contenuto dei siti web (68%).

Nonostante il raggio d'azione di questi agenti sia ridotto, è comunque indispensabile definire delle linee guida che validino le decisioni prese dall'IA, assicurino la trasparenza dei processi e definiscano le responsabilità di ogni parte.

Integrando l'IA progressivamente e affiancandola alla forza lavoro è possibile aumentare la produttività complessiva e ottenere risultati a lungo termine, senza pesare sul benessere dei dipendenti.

Potrebbe interessarti anche

Approfondimenti

All'IA basta una conversazione di due ore per replicare la nostra personalità

Secondo uno studio di Google DeepMind e dell'Università di Stanford, all'IA basterebbero solo due ore di conversazione per replicare la personalità di un essere umano.

Approfondimenti

Il "sì" di Meta all'IA è un fallimento: la compagnia cancella numerosi account generati

Meta ha lasciato spazio a centinaia di account generati sui suoi social, ma l'esperimento è fallito ed è dovuta tornare sui propri passi.

Approfondimenti

Il futuro dei call center è altamente automatizzato

L'intelligenza artificiale riduce la necessità di intervento umano nei call center grazie alle sue capacità di automazione e personalizzazione.

Scenario

Banche e digitalizzazione: il futuro del settore secondo Backbase

Alessandro Fragapane, Country Manager di Backbase in Italia, condivide sei tendenze di tecnologie per il settore bancario.