Tecnologia L'IA consuma più energia: ecco dove nel mondo
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26/06/2025

Mappa globale dei data center e del loro consumo energetico attraverso un osservatorio specializzato nel monitoraggio delle infrastrutture digitali

L'IA consuma più energia: ecco dove nel mondo

La crescita esponenziale del consumo energetico legato all'intelligenza artificiale sta trasformando il panorama elettrico globale in modo così rapido che gli esperti faticano a tenere il passo. L'Agenzia Internazionale dell'Energia ha risposto a questa sfida lanciando una piattaforma digitale dedicata al monitoraggio dell'impatto energetico dell'AI, offrendo per la prima volta uno strumento completo per analizzare questo fenomeno in tempo reale. Il nuovo osservatorio rappresenta un tentativo di portare ordine in un settore che cresce a ritmi vertiginosi, dove le previsioni si aggiornano continuamente al rialzo.

Un consumo che supererà il Giappone

Le cifre parlano chiaro: entro il 2030, i data center mondiali consumeranno più del doppio dell'energia attuale, superando l'intero fabbisogno elettrico del Giappone. I centri di calcolo ottimizzati per l'intelligenza artificiale rappresentano il motore principale di questa crescita, con previsioni che indicano un aumento di oltre quattro volte rispetto ai livelli attuali. La capacità installata globale è già raddoppiata dal 2020, segnalando un'accelerazione senza precedenti nel settore.

L'osservatorio dell'AIE presenta una mappa interattiva che rivela come cluster da gigawatt stiano emergendo in specifiche regioni del Nord America, Europa e Asia-Pacifico. Questi mega-impianti nascono grazie a investimenti massicci nell'infrastruttura necessaria per lo sviluppo e l'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale più avanzati.

Gli Stati Uniti dominano il panorama globale

La distribuzione geografica della potenza di calcolo non è uniforme: gli Stati Uniti mantengono una leadership schiacciante nella capacità installata, distanziando nettamente tutte le altre regioni. La piattaforma AIE mostra anche come questa capacità si rapporti alla domanda energetica regionale, offrendo uno spaccato delle diverse strategie nazionali per gestire la crescita digitale.

L'AI non è solo un problema energetico, ma anche una possibile soluzione

Fatih Birol, direttore esecutivo dell'AIE, ha sottolineato come l'agenzia sia "in prima linea negli sforzi per comprendere e gestire i collegamenti significativi tra energia e intelligenza artificiale". L'osservatorio, annunciato per la prima volta durante l'AI Action Summit di Parigi lo scorso febbraio, mira a fornire dati affidabili per supportare i decisori politici in un settore in rapida evoluzione.

L'intelligenza artificiale come alleata del settore energetico

Paradossalmente, mentre l'AI consuma sempre più energia, sta diventando anche uno strumento prezioso per ottimizzare i sistemi energetici esistenti. La sezione dedicata dell'osservatorio documenta casi d'uso concreti: dalla previsione dei prezzi dell'energia tramite algoritmi avanzati, ai modelli per pianificare l'accesso all'elettricità, fino alla gestione energetica a livello di singoli edifici. Queste applicazioni dimostrano come l'intelligenza artificiale possa contribuire a minimizzare le emissioni di gas serra e ridurre i costi operativi.

Il fenomeno non riguarda esclusivamente l'AI: l'aumento dell'uso di condizionatori, pompe di calore, l'elettrificazione dei processi industriali e la diffusione dei veicoli elettrici stanno tutti contribuendo a una domanda energetica senza precedenti. Secondo l'AIE, il mondo avrà bisogno di molta più capacità di generazione elettrica nei prossimi tre anni per soddisfare questo picco di richieste.

Strumenti per comprendere la rivoluzione digitale

L'osservatorio si articola in due sezioni principali: una dedicata al monitoraggio dell'infrastruttura digitale e l'altra focalizzata sulle applicazioni dell'AI nel settore energetico. Gli strumenti interattivi permettono di esplorare non solo i consumi attuali, ma anche le reti di telecomunicazioni e i cavi di distribuzione ad alta tensione che costituiscono la spina dorsale di questa trasformazione. L'obiettivo è fornire una base solida per il dialogo tra governi e industria, in un momento cruciale per definire le politiche energetiche del futuro.

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